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Attualità Saione / Via Fabio Filzi

"Gravi ritardi e inadempimenti". Il Comune di Arezzo delibera la risoluzione del contratto per via Filzi

Il cantiere per la nuova caserma della Polizia municipale era bloccato da tempo, costi esplosi dopo Covid e guerra in Ucraina. E l'area continua a versare nel degrado

La giunta comunale del Comune di Arezzo ha deliberato di "addivenire alla risoluzione contrattuale per grave inadempimento del Rti (raggruppamento temporaneo di imprese, nda) affidatario e grave ritardo nella esecuzione dei lavori". Si chiude così, almeno per quanto riguarda l'amministrazione aretina, questo capitolo dei lavori in via Fabio Filzi, nell'immobile degradato che, una volta restituito alla funzionalità, avrebbe dovuto ospitare la nuova caserma della Polizia municipale di Arezzo. E' quanto si legge nella delibera di giunta dello scorso 12 settembre. Dopo quanto trapelato il mese scorso sulla possibilità della risoluzione del contratto, pur se come extrema ratio, l'amministrazione ha rotto gli indugi incaricando formalmente l'ingegner Serena Chieli di concludere il procedimento.

Una storia travagliata

I lavori erano stati avviati nell'autunno del 2021, ma se ne parlava da molto tempo prima: sei milioni di investimento per trasformare l'ex scuola dell'infanzia Sant'Antonio, di proprietà della Chiesa aretina, nel nuovo comando di Polizia municipale. E anche per dare una nuova veste a un'area abbandonata e pericolosa, spesso meta di tossicodipendenti alla ricerca di un luogo appartato per consumare droga. Il cantiere sarebbe dovuto durare poco meno di un anno: ad ottobre 2022 era prevista la consegna. Ma già ad aprile risultava bloccato per quello che l'assessore Sacchetti aveva definito "uno tsunami sugli appalti pubblici", per via della scarsità di materiali e per i costi esplosi a seguito di Covid e conflitto in Ucraina.

Leasing in costruendo

La realizzazione del nuovo stabile sarebbe dovuta avvenire attraverso un leasing in costruendo. Un complesso meccanismo che aveva permesso di far passare la proprietà privata di via Filzi in mano a un raggruppamento di imprese, riunitesi ad hoc per acquisire l'immobile dalla Diocesi. E adesso? Occorrerà seguire i tempi della risoluzione, ma per il momento è impossibile ipotizzare date sui lavori. E l'area continua a versare nel degrado.

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