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Ex asilo via Filzi, Caneschi:"Continua il degrado". Sacchetti: "Lavori affidati, ma la ditta ancora non si è presentata"

Tutte le interrogazioni presentate in aula oggi: dai servizi scolastici alle strutture sportive, dalla banda larga alle case popolari

Nuova seduta del consiglio comunale di Arezzo. La maggioranza ha partecipato dall'aula al primo piano di Palazzo Cavallo mentre in Sala Rosa si sono posizionati i consiglieri comunali di opposizione, Pd, Arezzo in Comune, Scelgo Arezzo e Movimento Cinque stelle. A fare da tramite tra loro e i membri della giunta i famosi tablet acquistati dall'amministrazione proprio per usi il dibattito e la votazione in un'aula virtuale. 

Le immagini dal consiglio comunale

Dopo un minuto di raccoglimento proposto da Michele Menchetti per Andrea Legnani, storico rappresentante in città della cultura vegana e fondatore della Scudo di Pan, la prima interrogazione è stata presentata sempre dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle sul bando per la concessione di contributi regionali per infrastrutture Lan in scadenza l’11 ottobre. “Il Comune di Arezzo non figura attualmente tra quelli che hanno presentato richiesta di partecipazione. C’è intenzione di farlo”? L’assessore Monica Manneschi: “il bando è rivolto a una fascia di Comuni specifici, non classificati come ‘poli urbani’. Arezzo evidentemente lo è, di conseguenza non può partecipare. Stiamo comunque lavorando, sulla scia delle previsioni di Arezzo non molla e riparte 2.0, per il miglioramento e l’implementazione di ogni strumento e apparecchiatura, da quelle in dotazione ai dipendenti a quelle di gestione generale dei dati, e per lo sviluppo dei servizi online per il cittadino. Obiettivi che stiamo cogliendo in tempi rapidi e di questo siamo molto soddisfatti”.

Valentina Vaccari ha chiesto chiarimenti sulla Consulta per le pari opportunità, “che a oggi mai è stata convocata. Quali sono le ragioni del ritardo e quali obiettivi si propone quest’organo sulla base degli indirizzi dell’assessorato? Quale scuola secondaria è stata coinvolta nel progetto e a quanto ammonta di conseguenza il numero dei relativi studenti”?

“La consulta – ha precisato l’assessore Giovanna Carlettini – è stata nominata a giugno. Per cultura personale, sto cercando di convocarla in presenza. Purtroppo finora non è stato possibile, aspetteremo ancora qualche giorno altrimenti ricorreremo alla modalità da remoto. Per quanto riguarda gli obiettivi prefissati, devo precisare innanzitutto che non è l’assessore a deciderli. La consulta è un organismo propositivo dove ciascuno potrà avere parola. Saranno, quindi, i rappresentanti delle 25 associazioni partecipanti che indicheranno il percorso e gli ambiti da condividere. Non ci siamo rivolti a una scuola ma abbiamo emesso un bando, molto apprezzato, che culminerà con un evento specifico il 25 novembre. Abbiamo registrato 95 adesioni, un numero che ci soddisfa, con elaborati e disegni molto significativi. Il bando ci ha fatto capire quanto la tematica della parità di genere sia molto sentita fra i giovani e questo ci stimola a proseguire nel lavoro con il mondo della scuola”.

Valentina Sileno ha chiesto chiarimenti sulla proroga del mandato dei consigli direttivi dei quartieri: “la scadenza attuale è il 31 ottobre. Le elezioni si svolgeranno entro il 31 dicembre, quali soci avranno diritto al voto, a quale annualità dovranno essere iscritti, considerato il regime di proroga a cui questi organi sono stati sottoposti, e quale sarà la durata dei nuovi”?

Alessandro Caneschi: “il problema del degrado in via Filzi continua, i lavori all’immobile dove sorgerà la futura sede della PM non sono ancora cominciati nonostante i proclami dell’amministrazione. Chiediamo ufficialmente che sia comunicata la data precisa di inizio degli stessi”. L’assessore Marco Sacchetti: “il 27 settembre, sulla base del codice degli appalti, è stata formalizzata la consegna dei lavori e da qual giorno decorrono i 330 giorni previsti per la loro esecuzione. A oggi l’impresa non si è presentata. Sono fiducioso che lo farà a breve. A essa spetta peraltro la messa in sicurezza dell’area di cantiere”.

Alessandro Caneschi: “molti cittadini lamentano condizioni molto critiche degli alloggi Erp: Arezzo Casa ha con il Comune di Arezzo un contratto di servizio che ‘sposta’ gli obblighi di manutenzione proprio in capo alla suddetta società. Chiediamo quali azioni il Comune intende mettere in campo perché Arezzo Casa rispetti tale contratto di servizio. Vogliamo conoscere lo stato di consistenza degli alloggi Erp e l’elenco degli interventi di manutenzione a oggi previsti per ciascuno, quelli attivati e quelli conclusi”.

Sempre sull’edilizia residenziale pubblica, Alessandro Caneschi ha riportato all’attenzione “la vicenda del ritiro del bando comunale sulle case popolari: per quali motivazioni l’amministrazione lo ha approvato e pubblicato a fine agosto quando sapeva benissimo come sarebbe andata a finire, a seguito della sentenza della Corte Costituzione e del necessario intervento successivo del legislatore regionale sul parametro, giudicato incostituzionale, dei 5 anni di residenza obbligatori? La giunta ha compiuto un azzardo che si traduce in una vicenda poco edificante”.

L’assessore Monica Manneschi: “il Comune intrattiene innanzitutto rapporti non solo con la società che gestisce il patrimonio edilizio pubblico ma anche con Asl, Vigili del Fuoco e Prefettura: a ogni segnalazione che proviene da questi enti rispondiamo sollecitando l’intervento di Arezzo Casa. Quest’ultima ha stilato un piano triennale degli investimenti dove figurano lavori per gli alloggi di via Funghini, via Mapighi, Tortaia e via Libia. Per quanto riguarda il bando, devo precisare che lo abbiamo emesso sulla base della normativa vigente al momento, che era quella regionale del 2019. Il fatto che adesso sia cambiata, delude innanzitutto le aspettative dei cittadini di Arezzo: le nuove povertà che coinvolgono in questa fase storica proprio questi ultimi devono trovare risposta. E la scelta della legge regionale non va in questa direzione”.

Marco Donati ha chiesto chiarimenti sul bando sport e periferie promosso dal Governo, del quale beneficeranno centinaia di Comuni italiani e destinato a riqualificare gli impianti sportivi. "I progetti del Comune avrebbero potuto consentire interventi sul palazzetto di San Lorentino e su altri tre importanti impianti legati al calcio, al tennis e al ciclismo. Tutti questi progetti compaiono tra quelli ‘esclusi a seguito dell’istruttoria tecnico-amministrativa’. Crediamo sia doveroso un approfondimento per capire se sono stati commessi errori che hanno pregiudicato la nostra partecipazione. Una classifica del Sole 24 Ore sul cosiddetto ‘indice di sportività’ ci vede 65esimi proprio per lo condizione degli impianti, con una caduta di 25 posizioni”.

L’assessore Federico Scapecchi: “per il palazzetto di San Lorentino abbiamo già vinto il bando sport e periferie del 2018 procedendo dunque alla sua ristrutturazione, avvenuta per gran parte dell’immobile. Ne resta una porzione residuale e per quest’ultima abbiamo partecipato al bando di cui stiamo discutendo. A prescindere dall’esito, vi interverremo lo stesso con risorse comunali. Siamo stati esclusi ma insieme ad altri tantissimi altri progetti, praticamente un terzo di quelli che hanno partecipato. Mi viene da credere più per una questione di forma che di sostanza. Lo verificheremo e siamo pronti eventualmente a fare ricorso. Sugli altri tre progetti devo precisare che non sono del Comune: il circolo tennis ha sostanzialmente agito in autonomia, gli altri due impianti sono gestiti in regime di concessione e le rispettive associazioni che beneficiano dell’uso chiederanno, immagino, le motivazioni dell’esclusione dei loro progetti”.

Giovanni Donati ha ricordato, ancora sugli impianti sportivi, la “situazione disastrosa di quelli soprattutto in periferia. A proposito del palazzetto di San Lorentino, cito la spesa di 1.250 euro per ciascuno dei 56 box doccia rinnovati: una cifra sproporzionata. Lo skate-park è nel frattempo chiuso e in stato di abbandono. Sono previsti interventi di manutenzione per gli impianti trascurati”?

L’assessore Federico Scapecchi: “su San Lorentino va detto che le docce devono, a oggi, essere posizionate a una certa distanza. Abbiamo cercato di mettere quello spogliatoio nella condizione migliore per permettere un suo uso completo anche in fase post-pandemica. Peraltro abbiamo rinnovato anche il parco degli armadietti di sicurezza. Abbiamo inoltre investivo sulla sanificazione di molti locali e sul rifacimento di alcuni interni con vernici lavabili. Obiettivi prossimi sono la palestra per il karate, il nuovo impianto di riscaldamento al bocciodromo, la sistemazione del sottostrada dello skate-park per partire definitivamente con la sua realizzazione. L’idea generale, infine, è mettere a bando alcune strutture sportive a questa condizione: i gestori effettueranno la manutenzione in cambio della gratuità della concessione degli impianti. Potranno essercene alcuni per i quali le società non hanno forza o interesse a fare le opere. In tali casi, il Comune cercherà di sopperire”.

Valentina Vaccari ha chiesto che fine hanno fatto “i servizi di pre, post e dopo scuola, le risorse comunali che avevamo già richiesto a sostegno dei dirigenti scolastici per dare a questi la possibilità di garantirli. Chiediamo la riattivazione di un coordinamento virtuoso tra amministrazione, scuola ed enti del terzo settore. Riapriamo ai bambini immobili inutilizzati o sottoutilizzati, come l’ex centro di documentazione o l’ex banca d’Italia, affidiamoli agli enti del terzo settore per la realizzazione in sicurezza di percorsi pomeridiani di doposcuola, attività teatrali o ludiche, progetti culturali e di sostegno alle marginalità, con ricadute anche sulla sicurezza e sull’affermazione di una cultura della legalità”.

Michele Menchetti ha ricordato l’annuncio della prescindete della provincia riguardante i 37 milioni di euro previsti per investire nel nuovo polo scolastico di Arezzo, ubicato tra viale Mecenate, via degli Accolti, via XXV Aprile. Nuovi edifici in grado di ospitare 2.000 studenti. “Auspico ci sia un dialogo tra Provincia e Comune su un intervento di tale portata: gli assessori ne sono a conoscenza, ce lo possono descrivere sulla base di uno studio di fattibilità, i tecnici comunali hanno espresso un parere in merito, la zona dev’essere necessariamente quella o non sarebbe opportuno intervenire su edifici già esistenti”?

L’assessore Alessandro Casi: “l’immobile dovrebbe sorgere tra via Duccio di Boninsegna e viale Mecenate, in un’area di proprietà della provincia. Il Comune non ha alcuna competenza su questo progetto, che peraltro risponde a un disegno di delocalizzazione, rispetto al centro, degli istituti scolastici aretini”.

Giovanni Donati ha chiesto chiarimenti sullo stato della sicurezza e dell’igiene delle scuole comunali: “le classi sono dotate di vetri stratificati come prevede la normativa? Chiedo che siano sistemate le tende alla scuola di Santa Firmina e che sia effettuata una ricognizione generale delle finestre”.

L’assessore Alessandro Casi: “ogni anno procediamo alla verifica dello stato degli infissi, con grande attenzione per tutto ciò che concerne l’edilizia scolastica. Spetta ai dirigenti l’acquisto anche degli arredi e sono a conoscenza che a Santa Firmina si è proceduto in tal senso per le tende. Il Comune può intervenire tranquillamente per montarle e sistemarle”.

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