"Mi sono salvato fingendo di morire", la storia di Abdoul. Dalle torture in Libia alla nuova vita ad Arezzo
"Sogno di portare in Italia mia moglie e il nostro bambino. Vorrei che entrambi andassero a scuola"
"Sogno di portare in Italia mia moglie e il nostro bambino. Vorrei che entrambi andassero a scuola"
La storia di Charleston: "In Libia dovevo salire su una barca, ma c'erano troppe persone e fui lasciato a terra. Due giorni dopo scoprii che quell'imbarcazione era naufragata e nessuno era sopravvissuto".
Partito giovanissimo dal Senegal voleva trovare un lavoro in Libia: "Ma lì ho trovato un incubo". Poi l'arrivo in Italia, l'esperienza da bracciante nelle campagne aretine e poi la chiamata del proprietario delle terre: "Vuoi lavorare nella mia azienda orafa?"
Un gesto semplice come un passaggio in auto durante una nevicata, è diventato pietra miliare di un'amicizia tra il giovane nigeriano e un ragazzo toscano. Per il migrante è stato il primo passo di un un lungo cammino, che lo ha portato fino a Cavriglia dove lavora come giardiniere al roseto Fineschi
Dal Ghana ad Arezzo, passando per il deserto, la Libia e il Mediterraneo, con la speranza di una nuova vita. "Da anni lavoro, ma rischio di non veder rinnovato il permesso"
Una vita intensa e piena di colpi di scena. E' quella del 25enne Ibrahim: ecco la sua storia di speranza e di integrazione
Adama morì proprio un anno fa durante un bagno nell'Archiano. Oggi in sua memoria c'è una casa che ospita giovani migranti che come lui avevano trovato accoglienza nell'Aretino
"Il mio sogno? Lavorare per una organizzazione internazionale. Ma intanto studio da cuoca e gioco a calcio"
La fuga infinita ha inizio nel 2015: è stato allora che la madre lo ha persuaso a lasciare il paese e a raggiungere il fratello - già emigrato in Svezia - per sfuggire ai talebani e alla difficile situazione della zona dove viveva
Oggi il giovane svolge un tirocinio in uno storico ristorante nel cuore di Arezzo
Prosegue il viaggio tra le storie dei migranti realizzato in collaborazione con Oxfam e il progetto Sprar di Castiglion Fibocchi
Inizia oggi un viaggio che ci porterà a raccontare storie di migranti: giovani che hanno lasciato la propria terra e le proprie famiglie trovando poi un riscatto ad Arezzo.
Aveva poco più di 20 anni, un marito e la speranza di costruirsi un futuro in Europa. Era il 2016 quando Beauty e il marito sono scappati dalla Nigeria: lui è morto in Libia, lei ha afferrato il coraggio a due mani e al 9 mese di gravidanza è riuscita a scappare dalla Libia e imbarcarsi per l'Italia. La sua bambina è nata appena la mamma è arrivata ad Arezzo. E non poteva che chiamarsi Miracle.