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Casentino

No al blocco del viadotto di Rassina

Ancora Italia per la sovranità democratica dice NO al senso unico alternato sul viadotto di Rassina

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ArezzoNotizie

Il coordinamento provinciale del nostro partito esprime totale disappunto per l'annunciato senso unico alternato di 24h dal prossimo 2 aprile fino al 9 Agosto riguardante il viadotto di Rassina lungo la SR 71 Umbro-Casentinese-Romagnola, ennesima occasione di cattiva politica nel territorio casentinese. Lavoratori, studenti, insegnanti e pendolari che ogni mattina sono costretti a notevoli peripezie per raggiungere i luoghi di lavoro o di studio si trovano ora in estrema difficoltà per colpa di una gestione delle infrastrutture poco oculata e del tutto disfunzionale. Ci parrebbe assai più logico e funzionale realizzare il collegamento tra le località di Casalecchio e Terrossola, in modo da snellire il traffico sulla strada regionale 71 e migliorare la viabilità. Siamo pronti a porre in essere iniziative politiche miranti a proporre alla classe dirigente locale dei ripensamenti sul disagio che inevitabilmente si appresta ad abbattersi sulle già precarie economie di chi ha l'esigenza di mettersi in viaggio quotidianamente per le località della vallata. Suona come una beffa l'annuncio di mettersi in viaggio anticipatamente oppure utilizzare i mezzi pubblici, già enormemente oberati ed insufficienti. Il nostro pensiero, però, giova ricordarlo, va soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, in particolare i portatori di handicap impossibilitati, ad esempio, a fruire del treno del casentino in quanto nella stazione di Bibbiena la banchina ferroviaria deputata al carico passeggeri presenta un dislivello di oltre 50 cm. e non vi sono adeguate attrezzature come, ad esempio, un ascensore per disabili. Non siamo più disposti a tollerare altri disagi alla popolazione ed all'utenza della strada. Non vogliamo vedere, altresì, languire ulteriormente il turismo, che deve assolutamente essere rilanciato per permettere una riscoperta delle bellezze e dell'orgoglio delle nostre vallate. Ancora Italia per la sovranità democratica chiama a raccolta la cittadinanza per opporsi a questa scelta improvvida e per schiarire le menti agli amministratori locali attraverso azioni di protesta quali raccolta firme e, se necessario, presidi e manifestazioni di piazza. Le ferite sono aperte e sanguinano è ora di dire BASTA!

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