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"Le vie d'Arno", al via il progetto per la riscoperta del fiume più importante della Toscana

Canottieri Comunali Firenze attraverso le foreste casentinesi con modalità ecosostenibili: a piedi, in bicicletta lungo le ciclabili e in kayak. La presidente del consorzio Stefani: "Ottima occasione per esplorare l’ambiente fluviale"

Ha preso il via in Casentino, sotto un ciclone invernale con tutti gli elementi atmosferici scatenati, il progetto le Vie D’Arno. Si tratta di un’iniziativa ideata e promossa dalla Canottieri Comunali Firenze per festeggiare i suoi primi 90 anni sul fiume che ha visto, nella sua tappa inaugurale, la partecipazione di oltre trenta persone. Come società sportiva che vive in costante contatto con l’Arno, la CCF ha pensato di organizzare una discesa completa del fiume dalla sorgente alla foce coinvolgendo soci, atleti e istituzioni.

La prima tappa di questo lungo percorso si è sviluppata attraverso le foreste casentinesi con diverse modalità, tutte ecosostenibili, per percorrere le distanze: a piedi, in bicicletta lungo le ciclabili e in kayak. Questi ultimi ripercorrendo le “vie dei legni”, ovvero sul percorso dei “foderi”, che dal Casentino portavano le travi di legno per l’edilizia a Firenze e non solo. Le tappe successive del progetto andranno alla volta della Costa Toscana seguendo quel tratto di fiume che nel passato veniva utilizzato per il trasporto di merci per e dal mare.

Ad accompagnare l’avvio dell’iniziativa Serena Stefani, presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, promotore del Contratto di fiume Casentino H2O che interessa questo primo tratto di Arno.

“Per noi è l’occasione di vedere il fiume da un altro punto di vista, con l’aiuto dei Canottieri Comunali Firenze per valutare il fiume nei suoi molteplici aspetti. La salute del fiume, la quantità di acqua, di erosione, delle opere, la presenza della vegetazione e della fauna. Tante informazioni preziose per il Consorzio che, su questo tratto di Arno, esegue la manutenzione ordinaria. E’ anche un modo di celebrare il fiume, di tenerlo al centro dell’attenzione, che è anche l’obiettivo del Contratto di Fiume Casentino H2O, il percorso partecipativo avviato dal Consorzio di Bonifica, insieme a tanti altri soggetti pubblici e privati, sul tratto casentinese dell’Arno e del più complessivo Patto per l’Arno, il percorso partecipativo voluto dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale che abbraccia il fiume dalle sorgenti al mare”, commenta la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani.

“I nostri obiettivi vanno oltre il gesto atletico - spiegano gli organizzatori della Canottieri Comunali Firenze - infatti vogliamo verificare le condizioni eco-ambientali del fiume con particolare attenzione alla presenza di plastiche, scarichi sospetti e residui. Vogliamo osservare l’ecosistema fluviale. Al contempo - proseguono gli organizzatori - desideriamo sperimentare la possibilità di navigazione a scopo turistico esperienziale, garantendone la riproducibilità in sicurezza segnalando le criticità. Vorremmo valorizzare i possibili percorsi in connessione con le caratteristiche ambientali, paesaggistico territoriali e di ospitalità limitrofa per dimostrare come un approccio nuovo possa unire sport a impatto zero e nuove forme di sviluppo sostenibile”.

Il progetto è partito il 2 marzo con un bel trekking da sopra il Passo della Calla per raggiungere, lungo il crinale, Capo d’Arno, luogo dal quale prende vita l’Arno.

“L’iniziativa è continuata il giorno successivo, fortunatamente con un tempo nettamente migliore, seguendo con le biciclette la ciclopista dell’Arno che dal Canto alla Rana congiunge Rassina. Il percorso si dipana per un buon 90% lungo il fiume e regala scorci bellissimi oltre ad essere estremamente facile da percorrere. L’impatto antropico è ancora contenuto e lo ha dimostrato la scarsità di plastiche lungo il percorso del fiume. Abbiamo constatato che le rive sono ben tenute e le ostruzioni derivanti da tronchi sono contenute e ben visibili, tali da non compromettere una discesa in kayak. A proposito delle canoe, non abbiamo potuto utilizzarle vista la piena imponente, dovuta alle precipitazioni, che non avrebbe consentito una discesa in totale sicurezza. Un ringraziamento per la buona riuscita dell’iniziativa va al Consorzio di Bonifica 2, al Comune di Stia Pratovecchio, al CAI e alla Regione Toscana. Prossimo appuntamento Ponte a Buriano fra due settimane, meteo permettendo”.

Anche qui sarà presente il Consorzio di Bonifica, animatore e coordinatore di Abbraccio d’Arno, il contratto di fiume che interessa il tratto centrale dell’importante segmento del corso d’acqua che scorre nel comprensorio Alto Valdarno.

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