rotate-mobile
Cronaca Anghiari

Mamme di Anghiari, i servizi sociali dicono sì all'adozione. Attesa per l'udienza in tribunale

Un importante passo in avanti nella vicenda che vede protagonista la coppia omogenitoriale: una delle due mamme infatti, a causa di una lacuna normativa, non può riconoscere i figli (pur essendo stati generati con i suoi ovociti) perché è stata la partner a partorirli

Il primo, fondamentale, passo è stato compiuto. Gli  assistenti sociali che hanno preso in carico la richiesta di "adozione dei propri figli" avanzata da una delle mamme di Anghiari, hanno dato "parere favorevole". La conclusione positiva dell'indagine dei servizi sociali rappresenta uno step importante sulla vicenda che ha portato alla luce le drammatiche lacune legislative presenti nella normativa italiana in merito al riconoscimento dei figli da parte delle coppie omogenitoriali. 

Adesso il percorso della coppia di mamme prosegue, con a fianco l'avvocato Ramona Borri, presso il tribunale dei minori di Firenze. L'udienza, nella quale probabilmente entrambe le donne saranno ascoltate dal giudice, deve ancora essere fissata. I tempi però potrebbero essere abbastanza lunghi, si parla di mesi di attesa. 

Intanto ci sono le parole dei servizi sociali a loro sostegno: "La coppia - si legge nella relazione - si mostra molto affiatata, hanno una buona organizzazione nella gestione dei figli, pur scegliendo di essere il più possibile autonome hanno una buona rete familiare, specialmente i genitori di una delle due che abitano a pochi km di distanza". I gemellini "risultano sereni" e "mostrano attaccamento verso le madri". La coppia si è anche dimostrata "attenta nel porsi domande per il loro (dei gemelli ndr) futuro" anche se ad oggi la famiglia "non ha riscontrato problemi ricevendo sostegno ed affetto da tutti sia familiari che amici". 

La storia delle due mamme

La vicenda delle due mamme di Anghiari è emersa nel giugno scorso, poco dopo la nascita dei loro figli: due splendidi gemelli. All'anagrafe però solo la mamma che li ha partoriti ha potuto riconoscerli. L'altra mamma, senza la quale i gemelli non sarebbero potuti nascere, perché sono stati generati con i suoi ovociti, dal punto di vista legale resta un'estranea per loro. E' iniziata così una battaglia in tribunale ad Arezzo, si è conclusa con il parere negativo del collegio giudicante a causa di una lacuna normativa.

Il collegio, infatti, pur dichiarandosi "pienamente consapevole della sussistenza, sul piano fattuale, di un concreto rapporto genitoriale non solo intenzionale ed affettivo ma anche biologico tra i minori ed entrambe le ricorrenti" non ha potuto conferire il riconoscimento sul piano giuridico: "stante l'assenza, allo stato attuale, di strumenti normativi tali da consentire l'accoglimento della domanda".

A questo punto la mamma ha deciso di imboccare la strada dell'adozione. Una situazione paradossale, perché chiede di adottare i propri figli, ma al momento è l'unica possibilità in Italia. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mamme di Anghiari, i servizi sociali dicono sì all'adozione. Attesa per l'udienza in tribunale

ArezzoNotizie è in caricamento