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VIDEO | Ghinelli parla dopo le tensioni in consiglio. Lunedì vertice con i capigruppo, ipotesi rimpasto in giunta

A chi dice che il centro destra si trova in una crisi di maggioranza per il governo di Arezzo risponde con la similitudine tra arte e politica

Il sindaco sminuisce, ma un problema da risolvere tra la giunta e la maggioranza che lo sostiene c'è. Incontrato alla presentazione di una mostra, il primo cittadino si è soffermato per pronunciare poche parole rispondendo a chi dice che è in atto una "bella e buona crisi di maggioranza". 

"Questo è il bello della visione artistica della politica, l'arte è cambiamento, è variabilità, è volubilità, ma è anche solidità dei colori della materia". C'è stato anche qualche imprevisto però? "Qualche volta succede" ha chiosato Ghinelli chiudendo il discorso.

Nel frattempo però dopo la sfuriata a caldo di giovedì sera sulla soglia dell'aula del consiglio comunale, sembra ci sia l'intenzione di trovare una soluzione perché in questo periodo, gli episodi che mettono in difficoltà i lavori del consiglio e quelli della giunta sono aumentati.

Nei corridoi di Palazzo Cavallo, spenti gli echi del confronto che c'è stato giovedì sera con il consigliere di Fratelli d'Italia Roberto Severi, si racconta di riflessioni in atto e di pressioni in un senso o in un altro per apportare qualche modifica alla giunta con l'obiettivo di rafforzarla. Voci che non trovano conferme ufficiali e che non sarebbero gradite allo stesso sindaco che finora non ha mollato di un centimetro i suoi assessori. Ma riuscirà a tenere il punto per altri due anni visto che le elezioni amministrative si dovrebbero tenere nella primavera 2026?

Molto significativa la lettera che lo stesso Severi ha inviato al presidente del consiglio Luca Stella e all'assessore all'urbanistica Lucherini in seguito al suo discorso in aula su una pratica che lo vedeva coinvolto professionalmente e che ha costretto il sindaco a chiederne di conseguenza il ritiro. Severi chiede scusa e dice che non aveva intenzione di mettere in imbarazzo, dice che ha agito così nell'ottica della massima trasparenza, ma anche che nemmeno lui si aspettava una procedura di adeguamento solo per un singolo caso invece che farlo per tutti secondo la normativa regionale.

Intanto per lunedì Alessandro Ghinelli ha convocato i capigruppo di maggioranza. Un vertice per affrontare il problema che si sta verificando a partire proprio dall'ultimo episodio che al momento, in gran parte, hanno giudicato come "una leggerezza" o come "un errore". 

Assenze, voti mancati e delibere ritirate

Da alcuni mesi non partecipano ai voti delle delibere i due consiglieri di Forza Italia Jacopo Apa, che è anche presidente della commissione sul personale, sicurezza e polizia municipale e Meri Stella Cornacchini. Alla base una tensione con una parte della giunta. La lettera di richiamo del sindaco e del presidente del consiglio comunale Luca Stella ha dato il segno di un aggravamento della situazione perché ha messo per scritto un avvertimento ai consiglieri di maggioranza e una richiesta di controllo ai loro partiti per evitare assenze in consiglio e, nel caso, di fare una giustificazione scritta. Poi ci sono stati altri distinguo: alcuni interventi in aula di Vittorio Giorgetti (sulla Giostra del Saracino) e di Egiziano Andreani (che ha fatto più di un pensiero ad andare nel gruppo misto). Per porre rimedio a possibili assenze si è poi inaugurata la stagione dei consigli comunali che iniziano alle 14. Stella nella prima occasione, Palazzo, Palazzini e Rossi nella seconda, ne hanno fatto richiesta motivandola come una scelta più efficace per lo svolgimento del consiglio.

Nell'ultima seduta di giovedì 29 invece tre delibere di giunta, rispettivamente degli assessori, Manneschi, Merelli e Lucherini, sono state ritirate. Tre episodi che hanno avuto la scintilla iniziale nelle rispettive commissioni. Le delibere di Manneschi e Merelli hanno visto la maggioranza dividersi: favorevoli i consiglieri di OraGhinelli, astenuti quelli di Fdi e Lega. E visto il rischio i due assessori nelle ore successive hanno deciso di ritirarle per evitare che in aula si concretizzasse un voto di bocciatura oppure una strategica mancanza del numero legale. 

Lo scivolone finale ha riguardato una pratica arrivata dall'assessore all'urbanistica. Già in commissione assetto del territorio, nel corso della votazione, Severi ha detto che si sarebbe astenuto perché coinvolto come professionista. In consiglio comunale durante il dibattito lo ha ribadito ma ha poi continuato il discorso dando spiegazioni del progetto e dell'adeguamento normativo, violando l'articolo 65 comma 1. Ne sono seguiti attimi di tensione con l'opposizione che ha chiesto il ritiro della pratica così come lo stesso collega di partito di Severi, Lucacci. Alla fine il sindaco ha chiesto a Lucherini di ritirare la delibera "per senso di responsabilità."

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