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Bernardini: (Pd): "Caso consulenti imbarazzante per Cortona, Meoni lontano dai cittadini"

Il capogruppo in consiglio: "La replica aggressiva del post facebook del sindaco evidenzia l’inadeguatezza al ruolo da ricoprire e la mancanza del senso dell’istituzione"

"Una pagina sempre più imbarazzante e disastrosa è quella dei consulenti nominati dalla Giunta comunale di Cortona". Anche Andrea Bernardini, capogruppo di Pd, interviene sulla vicenda dei "saggi", consulenti chiamati dal sindaco Meoni in settori specifici per coadiuvare l'attività amministrativa a Cortona, esplosa con l'annuncio della rinuncia all'incarico di Roberto Castellani. A stretto giro di posta sono arrivate la riposta di Meoni, il commento del Pc Valdichiana e la replica dello stesso Castellani. Una vicenda che secondo Bernardini ricade "negativamente sull’immagine" di Cortona.

"Tra chi ha lasciato a mezzo stampa, chi non sapeva di essere nominato, chi aveva rifiutato e si è ritrovato in una delibera della giunta comunale, chi aveva mandato le dimissioni via Pec e sono state ignorate; siamo al caos più totale che vede come artefice di tutto il sindaco, che ha utilizzato mediaticamente in campagna elettorale i consulenti per poi abbandonarli", attacca Bernanrdini.

L'esponente Pd poi continua: "Un corto circuito politico mai visto a Cortona e provincia, iniziato forzando anche il Tuel (Testo Unico degli enti locali) con l’istituzione di figure non previste dalla normativa, per poi dopo 18 mesi scoprire che nessuno era stato coinvolto, neppure nel settore della sanità, vista la pandemia in corso. Persone e professionisti che in buona fede hanno prestato la loro faccia durante la campagna elettorale a chi invece è chiaro non avesse alcun interesse al loro coinvolgimento. Questo concetto si è materializzato ancora di più nelle parole di Meoni, scritte con la solita aggressività e anche con numerosi e consueti strafalcioni linguistici, che si contraddicono tra di loro e che evidenziano l’inadeguatezza al ruolo da ricoprire e l’assoluta mancanza del senso dell’istituzione nello svolgere il suo delicato ruolo di primo cittadino. Ormai si è perso il conto dei suoi post da ultras politico, invece che massimo rappresentante di tutta la nostra comunità, con l’esplicita intenzione di accusare sempre gli altri e mai assumersi le proprie responsabilità, utilizzando parole che lasciano presagire 'risvolti' vendicativi verso chi osa contraddire il suo operato. E’ davvero inconcepibile infatti il suo attacco alla stampa solo per il fatto di aver riportato delle notizie di cronaca sulla vicenda 'consulenti comunali'. Non è più tollerabile questo comportamento e il silenzio della maggioranza rispetto a queste scelte scriteriate che testimoniano ancora una volta l’isolamento del sindaco e il distacco anche delle persone più fidate da un progetto di cambiamento che si sta rivelando ogni giorno sempre più fallimentare, basato sul rancore e lontano dai veri interessi dei cittadini".

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