Mattesini scrive al Presidente Mattarella: "Impedisca l'edificazione del muro a Santa Mama"

Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica Italiana contro il muro di Santa Mama. È la sindaca del Comune di Subbiano, Ilaria Mattesini, a scrivere a Sergio Mattarella per sollecitare un intervento “che tuteli la sicurezza dei cittadini e la dinamicità di un piccolo borgo”. Al centro dell’attenzione è nuovamente finita la vicenda riguardante l’edificazione del muro di cemento armato in corrispondenza dell’uscita sud del paese. Opera che impedirebbe il transito di auto e pedoni sul passaggio a livello della linea Arezzo-Stia. I lavori, stando alle comunicazioni fornite all’amministrazione da Regione Toscana e Lfi, gestore del servizio, dovrebbero prendere avvio il prossimo 3 luglio. “Ma per noi - hanno più volte ribadito i residenti - si tratta dell’ennesimo colpo. Ben vengano interventi di messa in sicurezza ma, non è certo con un muro che si possono risolvere problematicità”. Della vicenda si è fatta carico l’amministrazione Mattesini che, per voce della prima cittadina, ha dichiarato di essere pronta “a intraprendere ogni tipo di attività utile a tutelare Santa Mama, la sicurezza stradale e i residenti del posto”.

Ieri sera, 30 maggio, la sindaca insieme alla giunta e ai consiglieri di maggioranza, ha incontrato gli abitanti della frazione per condividere con loro il percorso intrapreso. “Siamo stati costretti a impugnare la decisione comunicataci da Regione e Lfi - ha detto Ilaria Mattesini - per chiudere il passaggio a livello è intenzione del governo toscano procedere con l’edificazione di un muro. Non siamo d’accordo”.

Il muro che isola il paese

Santa Mama si sviluppa interamente lungo un’unica strada che attraversa il paese correndo in parallelo alla Sr 71 e all’Arno. La via, utilizzata a nord per l’accesso e a sud per l’uscita dal borgo, si interseca perpendicolarmente con la linea ferroviaria Arezzo Stia. Il traffico via ferro e quello via gomma sono regolamentati da un passaggio a livello - il terzo in questo unico tratto casentinese - che non conta sulla presenza di sbarre automatiche. 120 sono all’incirca i residenti del posto, due le attività commerciali attualmente operative e una, il bar alimentari, in standby.

“Il Comune - ribadisce Mattesini - ha sempre evidenziato la necessità di mantenere un’uscita a sud del borgo. La Regione, che sembrava aver accolto tali richieste, ha infine deciso di sopprimere il passaggio a livello senza aver previsto alcun progetto idoneo a risolvere la problematica”.

Le ragioni del no al muro

“Più volte abbiamo ribadito che, in caso di chiusura del passaggio a livello, i rischi in termini di sicurezza pubblica sarebbero rilevanti - afferma ancora la sindaca - I mezzi di soccorso non sarebbero in grado di raggiungere tempestivamente le abitazioni rischiando di rimanere bloccati nel borgo. La strada è angusta e la mancanza di un’area di manovra rende complicata qualsiasi operazione di evacuazione. Tutto ciò si potrebbe risolvere senza grossi interventi. Per mettere in sicurezza il passaggio a livello sarebbe sufficiente installare delle aste levatoie e, contestualmente, realizzare una corsia di immissione sulla regionale 71 in direzione Subbiano. Questa proposta non è stata accolta dalla Regione e da Lfi. Per tanto ci siamo visti costretti a impugnare, con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, i provvedimenti che hanno decretato la prossima soppressione del passaggio a livello e il blocco della viabilità a sud di Santa Mama”.