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La nuova scuola dell'infanzia di Pratovecchio Stia: il taglio del nastro

Il sindaco Caleri: "Ogni opera è il frutto del lavoro di tante persone e una scuola di questa rilevanza richiede davvero l’incrocio di tante professionalità"

È stata inaugurata sabato scorso la nuova scuola dell’infanzia di Pratovecchio Stia, un progetto da quasi 2 milioni di euro che ha visto la realizzazione di una nuova struttura in classe A, attraverso l’utilizzo di tecniche di bioedilizia e risparmio energetico. Con il taglio del nastro della nuova materna, la cittadella scolastica di Pratovecchio Stia è ufficialmente terminata: l’area infatti da oggi ospita la scuola dell’infanzia, la scuola elementare, le scuole medie e la palestra. Con la nuova struttura da domani cambia anche l’accesso delle auto alla cittadella, che diventa a senso unico con ingresso dalla rotonda e l’uscita nel piazzale delle scuole elementari. Il sindaco Nicolò Caleri ha voluto invitare alla prudenza le auto che circolano nell’area. La nuova costruzione che ospita la scuola dell’infanzia, si trova nella zona della ex segheria Rossi, un terreno di circa 9 mila mq posto fra i centri abitati di Pratovecchio e Stia. Un tempo sede di una segheria, della quale non restavano in piedi che pochi ruderi, oggi l’area appare completamente riqualificata e valorizzata dalla nuova scuola.

“Avere il privilegio di inaugurare la nuova scuola dell’infanzia è stata davvero un’esperienza unica – ha commentato emozionato il sindaco di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri - durante questi 9 anni di mandato assieme ai miei compagni di amministrazione abbiamo avuto tante grandissime soddisfazioni: penso soprattutto alla Casa della Salute, alle Officine Capodarno, al Laboratorio di Arti e Mestieri, alle piazze e alle aree gioco disseminate in tutto il paese. La scuola, però, sin dall’inizio ha assunto una valenza del tutto particolare: costruire una scuola, infatti, significa immaginare e alimentare il futuro della propria comunità, supportando le famiglie nel loro desiderio di rimanere là dove si sono costituite. Costruire una scuola dell’infanzia, in modo particolare, significa sposare la realtà degli adulti con la visione dei bambini, immergendosi nel loro splendido mondo privo di sovrastrutture, dove tutto è possibile, anche se illogico, e creare una realtà a loro dimensione, dove possano esprimersi liberando tutte le loro potenzialità, con la speranza che gli adulti lascino aperta la porta quel tanto che basta per farsi contagiare dai loro sogni – ha continuato Caleri - forse è proprio per questo che siamo riusciti a realizzare questa scuola: perché fin dall’inizio abbiamo messo da parte la pura razionalità e ci siamo gettati dentro un sogno, all’inizio davvero poco probabile ma che poi andando avanti si è concretizzato sino a diventare realtà. Ogni opera è il frutto del lavoro di tante persone e una scuola di questa rilevanza richiede davvero l’incrocio di tante professionalità. Voglio quindi ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa nuova struttura”.

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