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Romizi: “Piscina comunale: come perdersi in una… vasca d’acqua”

Questa la dichiarazione di Francesco Romizi di Arezzo 2020 sulla vicenda infinita della piscina comunale di Arezzo

“Più che in un bicchiere d’acqua, il sindaco e l’assessore allo sport si sono persi nella vasca di una piscina. Francamente non ho più la cognizione della querelle con il gestore dell’impianto sportivo di via Gramsci. Ma mi pare che tutto si sia incartato, giusto per restare all’intitolazione della strada, attorno al binomio: ottimismo della volontà e pessimismo della ragione."

Questa la dichiarazione di Francesco Romizi di Arezzo 2020 sulla vicenda infinita della piscina comunale di Arezzo, chiusa dal 20 gennaio e per la quale è prevista un'ipotetica riapertura per l'11 aprile prossimo.

"Annunci tanti, tipico peraltro di questa amministrazione, comunicati con la soluzione a portata di mano. Raggiunta. Anzi, no. Forse. E a oggi, 17 marzo, la piscina è chiusa e chissà per quanto lo resterà. Faccio dunque un appello: la soluzione non può che essere la revoca della concessione. Sono consapevole che i project sono strumenti concepiti in maniera ‘sbilanciata’ a favore del privato ma se fosse stato coinvolto fin da subito l’ufficio legale, come accaduto per altre questioni, magari qualche risvolto in punta di diritto sarebbe saltato già fuori.

La strategia delle ordinanze e delle conferenze stampa ha portato al nulla, perché allora non prendere in considerazione la carta decisiva? Un nuovo gestore disposto ad applicare tutte le normative vigenti. Almeno, alle famiglie potrà essere giustificata fondatamente la chiusura dell’impianto senza che quest’ultima risulti alle stesse inspiegabile e causata solo da uno stucchevole tira e molla”.

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