Vertice di centro destra per le partecipate: Grazzini in Estra al posto di Macrì

Pochi giorni fa ha chiuso il suo mandato di presidente dell'Ordine dei commercialisti della provincia di Arezzo e adesso il suo nome rieccheggia come figura di riferimento per il centro destra aretino, scelto dal sindaco Ghinelli, per il delicato ruolo di consigliere nel cda di Estra. 

Giovanni Grazzini prenderà il posto di Francesco Macrì decaduto da presidente per effetto dell'ordinanza dell'Anac. Arezzo tornerà così ad avere un professionista di rifierimento nella multiutility dell'energia che ha sede a Prato. 

Quale ruolo possa ricoprire ancora non è chiaro perché la presidenza è stata assunta dal già amministratore delegato Alessandro Piazzi, resta da capire quindi se possa essere di nuovo in mano aretina oppure no. 

Questo sarà il principale tema al centro della riunione che il sindaco Alessandro Ghinelli ha convocato oggi pomeriggio alle 14 con i sindaci di centro destra e con i rappresentanti di partiti della coalizione che lo sostengono. Il Comune di Arezzo è infatti il socio di maggioranza relativa di Coingas, che a sua volta ha il copito di portare in Estra il nome da proporre per il nuovo inserimento.

Trovato l'accordo nel centro destra il gioco sarà fatto e la strada per Grazzini sembra spianata. Poi ci sarà da attendere il verdetto del ricorso al Tar che lo stesso Macrì ha fatto con il suo legale Gaetano Viciconte per chiedere di essere reintegrato in Estra. Una decisione che dovrebbe arrivare nel mese di giugno.

Sbloccato il tema di Estra tutto dovrà muoversi di conseguenza. Ci sono infatti da incastrare gli equilibri di maggioranza con le tre partecipate che sono in scadenza: Arezzo Casa adesso in quota Lega con la presidenza di Lorenzo Roggi, Coingas che ha come vertice Franco Scortecci di OraGhinelli e Nuove Acque ad appannaggio del centro sinistra con la guida di Paolo Nannini, ma che potrebbe anche cambiare colore politico.