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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Duranti è presidente della Farmaceutica e Macrì nel cda di Leonardo, in attesa di Estra

Terminato il periodo di approvazione dei bilanci e di rinnovo dei consigli di amministrazione

Ennio Duranti è a tutti gli effetti presidente dell'Azienda Farmaceutica di Arezzo. Nella giornata di ieri c'è stata prima l'assemblea dei soci che ha approvato il bilancio e poi il primo cda con la presenza del medico biturgense indicato dalla Lega e che di fatto da ieri ha preso la guida delle Farmacie. 

Si è così completato il quadro delle partecipate in scadenza che hanno avuto dei cambi "politici" che avrebbero riequilibrato la rappresentanza dei partiti di maggioranza ad Arezzo. La Lega alla Farmaceutica che per questo ruolo ha rinunciato a rivendicare quello della presidenza del consiglio comunale, OraGhinelli alla Multiservizi con Guglielmo Borri e Fratelli d'Italia a Estra con Francesco Macrì per il quale la compagine aretina sta lavorando affinché possa riottenere il posto di presidente della multiutility che ha sede a Prato. L'assemblea utile è fissata per il 1 giugno.

Nel frattempo lo stesso Macrì è ufficialmente entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Leonardo spa, la ex Finmeccanica, azienda nazionale che si occupa di difesa ed è partecipata oltre il 30% dal Ministero dell'Economia. L'assemblea degli azionisti si è svolta martedì 9 maggio a porte chiuse. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, dopo l'approvazione del bilancio è stato deciso il numero dei componenti del cda (12) e la durata di 3 anni del mandato. Il cda nominato, oltre a Francesco Macrì, comprende Stefano Pontecorvo che è poi stato scelto come presidente, Roberto Cingolani, Trifone Altieri, Giancarlo Ghislanzoni, Enrica Giorgetti, Dominique Levy, Cristina Manara, Marcello Sala, Silvia Stefini, Elena Vasco e Steven Wood. Determinati anche i compensi: 90.000 euro lordi annui per il presidente e 80.000 i consiglieri.

Secondo quanto raccontato da Huffington Post prima dell'assemblea alcuni azionisti di minoranza avrebbero chiesto chiarimenti sulle competenze di due nomine proposte dal governo e cioé quella di Macrì e quella di Altieri. La stessa società avrebbe risposto che le condizioni stilate dal cda uscente costituiscono "solo suggerimenti e non requisti di eleggibilità."

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