Un medico per l'Afm, la Lega ha scelto Ennio Duranti per la presidenza della Farmaceutica
Il dottore di Sansepolcro, salvo sorprese dell'ultima ora, prenderà il posto di presidente che finora è stato ricoperto da Francesco Francini
Dopo confronti interni la Lega ha scelto il nome da proporre per la presidenza dell'Afm, l'azienda farmaceutica municipalizzata figlia delle Farmacie comunali di Arezzo dal momento della loro privatizzazione. Si tratterebbe del medico di Sansepolcro Ennio Duranti, recentemente andato in pensione, dopo una lunga esperienza di lavoro in corsia come nefrologo all'ospedale San Donato di Arezzo dove è stato anche capo dipartimento. È stato impegnato allo stesso tempo nel sindacato Cimo Medici.
La nomina del presidente secondo i patti parasociali spetta al socio pubblico ed è quindi politica. Come raccontato nei giorni scorsi, il partito di Salvini ha optato proprio per questa partecipata per riequilibrare le presenze partitiche, invece che chiedere la presidenza del consiglio comunale di Arezzo, che in un precedente accordo sarebbe dovuta cambiare a metà del secondo mandato Ghinelli, passando appunto da Fratelli d'Italia alla Lega.
Quello di Duranti è il nome che sarebbe prevalso rispetto ad altri anche nell'ultima riunione della Lega e che in queste ore sarebbe stato annunciato al resto della coalizione di centro destra e quindi alla maggioranza che sostiene la giunta Ghinelli. Nel profilo Facebook Ennio Duranti, attraverso una serie di post, non nasconde le sue posizioni di contestazione della campagna vaccinale anti-Covid.
Che la scelta potesse ricadere su una figura medica era sembrato possibile fin dalla settimana scorsa. Adesso appare ormai scontato che con questo percorso di ricambio innescato si delinei la chiusura della presidenza di Francesco Francini (in quota Forza Italia) per l'Afm. Non resta che attendere i passaggi formali che ci saranno nell'assemblea dei soci di mercoledì 10 maggio, fra due giorni, e che porteranno all'approvazione del bilancio e al nuovo presidente.
Nel frattempo si registrano alcuni malumori per la mancata valorizzazione dei consiglieri comunali della Lega, uno dei quali avrebbe potuto ricoprire il ruolo di presidente dell'assise al posto di Luca Stella di FdI.
