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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia Centro Storico / Corso Italia

Calzedonia, Tezenis e Intimissimi: ancora chiusi i negozi di Arezzo

Lavoratori e sindacati si aspettavano tempi decisamente più brevi per la riapertura, invece ancora non è stata fissata una data

I sindacati, e con loro i 26 lavoratori superstiti, si aspettavano tempi decisamente più brevi. E invece dall'annuncio dell'accordo per la riapertura dei sei negozi di intimo di Arezzo a marchio Calzedonia, Tezenis, Intimissimi e Intimissimi uomo - giunto lo scorso 3 ottobre - non sono state ancora fissate date per ripartire. La Cgil ad inizio mese aveva spiegato che la nuova proprietà, il gruppo Calzedonia, si impegnava "a riassorbire, entro 30 giorni, tutti i lavoratori rimasti" dopo la chiusura degli esercizi scattata a primavera e una lunga estate di trattative. Un mese non è ancora passato dal 3 ottobre, ma va detto che inizialmente, dalle parti dei sindacati, filtrava un certo ottimismo. Addirittura si ipotizzava che, se i punti vendita fossero stati allestiti rapidamente, le porte per i clienti si sarebbero potute riaprire nell'arco di una settimana.

Negozi di intimo ad Arezzo ancora chiusi

Le saracinesche  ancora abbassate

E d'altronde rialzare prima possibile la saracinesca delle rinnovate attività era nell'interesse di tutti: in primis dei lavoratori fermi dalla scorsa primavera, ma anche della nuova proprietà di Calzedonia e pure, evidentemente, dei clienti aretini rimasti all'improvviso orfani di importanti punti di riferimento per quanto riguarda l'acquisto di mutande, calze, costumi e reggiseni. E invece, 18 giorni dopo l'annuncio che ha ridato speranza ai dipendenti, le vetrine dei sei negozi sono anora oscurate da pannelli bianchi e non ci sono evidenti segnali che a breve i punti vendita possano ripartire.

La consegna dei locali da parte del curatore

I locali coinvolti sono sei: quattro in centro storico, lungo Corso Italia (Calzedonia, Tezenis, Intimissimi e Intimissimi uomo), e due nel centro commerciale Coop Setteponti di viale Amendola (Calzedonia e Intimissimi). "Non abbiamo notizie di ostacoli alla riapertura - spiega Marco Pesci, segretario Filcams Arezzo - e la volontà di tutte le parti in causa è quella di riaprire nel più breve tempo possibile. Mancherebbe soltanto un passaggio: il curatore fallimentare deve consegnare i locali a chi ha rilevato il ramo d'azienda. Siamo in attesa della formalizzazione di questo passaggio". La speranze di tutti è che si risolva rapidamente.

La cronistoria della crisi e della chiusura

La situazione per le sei attività aretine chiuse e in attesa di riaprire si era complicata a partire da inizio febbraio 2022, quando erano scattati alcuni sequestri della Guardia di Finanza della compagnia aretina ordinati dalla Procura di Arezzo, che aveva aperto un'inchiesta per omesso versamento dell'Iva e delle ritenute fiscali. All'origine dell'indagine un accertamento dell'Agenzia delle Entrate relativo alle annualità 2016 e 2017. I finanzieri avevano così sequestrato oltre 300mila euro nei conti correnti e oltre 400mila euro in immobili riconducibili alle società controllanti i negozi (che avevano i marchi in licenza, pertanto il gruppo Calzedonia nulla c'entra con l'inchiesta). Da subito si era profilata la possibilità di un passaggio di proprietà al Gruppo Calzedonia, ma la situazione si era incagliata. Così, l'unico scenario possibile è stato l'avvio della procedura fallimentare della vecchia proprietà. Poi, ad ottobre, la svolta e l'annuncio della riapertura. Che adesso va concretizzata.

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