Aisa, lavori in corso al forno. Una settimana di tempo per evitare di bruciare scarti altrove
Il lavoro di aggiustatura del danno è abbastanza complicato. Lo stop al forno comporta dei costi giornalieri ingenti
Domenica l'annuncio da parte del presidente, da subito lavori in corso, anche perché i pezzi di ricambio sono già disponibili. Sono giorni delicati per l'impianto Aisa di San Zeno, fulcro del sistema del recupero e dello smaltimento dei rifiuti per la provincia di Arezzo e non solo.
Il guasto, o meglio il danno, riguarda una pesante griglia del forno di incenerimento degli scarti dei rifiuti. Un cuscinetto a sfera è saltato e i due pistoni che la regolano non hanno lavorato in modo parallelo come dovrebbero, questo ha provocato un disallineamento per il quale è in corso un intervento complicato.
La spiegazione del presidente Cherici
"Si è rotto uno dei pistoni della griglia mobile del forno L45 dell'impianto di Aisa a San Zeno. La griglia è quella parte che muovendosi avanti e indietro contribuisce al funzionamento del forno. Abbiamo quindi spento e stiamo facendo le riparazioni. Se tutto va bene ci sarà una settimana di stop forzato. Nel frattempo la raccomandazione più importante è quella di cercare di ridurre il più possibile i vostri rifiuti. In parole povere fate pochi "avanzi" per limitare il sovraccarico di tutto il sistema raccolta, trasporto e smaltimento."
Costi e scenari
Nel forno che adesso è spento confluiscono gli scarti. Rifiuti dei rifiuti, anche da raccolta differenziata che prendono la strada dell'incenerimento per creare energia elettrica. Così ben presto si intuisce che lo stop a questo componente della struttura ha delle ripercussioni su tutto il sistema. Il prezzo da pagare è di circa 8mila euro al giorno anche per l'energia non prodotta dal forno, di solito usata per mandare avanti l'impianto e che quindi Aisa deve comprare da un gestore.
In questo momento gli scarti che non possono essere bruciati vengono accantonati in un'area che però non è infinita. "Ha una capienza per circa una settimana" spiega Cherici "dopo di che dovremmo portarli a bruciare altrove". Da qui l'appello agli aretini affinché cerchino di ridurre la produzione di rifiuti in questi giorni.