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Il piano strutturale intercomunale di Subbiano e Capolona arriva in consiglio per l'adozione

Il sindaco Mattesini: "Rigenerazione urbana, aree sportive e sociosanitarie, viabilità. L'obiettivo è creare opportunità di sviluppo per il futuro"

Arriva in consiglio comunale a Subbiano il piano strutturale intercomunale di Subbiano e Capolona. Strategie diverse nei due territori comunali, ma con una attenta  valutazione degli aspetti socio economici che li caratterizzano. L'Arno sarà l'elemento comune di unione, sia come spazio da vivere sia come strumento di valorizzazione di percorsi e strategie ambientali e turistiche. Martedì 4 aprile il piano strutturale intercomunale è portato in adozione nella sala consiliare alle 15.30, per quello che è il primo passaggio fondamentale, al quale poi nella fase successiva i cittadini potranno fare osservazioni.

“Per quanto riguarda Subbiano, le strategie nascono da esigenze concrete, emerse anche dagli interventi dei cittadini stessi durante il percorso della partecipazione. La centralità del centro abitato del capoluogo ha la necessità di spostarsi un po’ più a nord, perché le esigenze di come poter vivere il paese sono cambiate” ha dichiarato il sindaco di Subbiano Ilaria Mattesini.

“Per questo è necessario partire dalla rigenerazione di tutta quella zona che va dallo stadio a via Signorini sino a raggiungere Casa La Marga, sia per creare nuovi servizi sia per migliorare la qualità dell'abitare. Questa strategia di rigenerazione urbana ha condizionato poi a catena anche quelle che sono le strategie che abbiamo portato in copianificazione. Priorità assoluta è quella di individuare aree sportive per dare risposta a esigenze reali che da troppi anni non sono state considerate. A Subbiano non si è mai creata una strategia urbanistica finalizzata allo sport e quindi finalizzata a incentivare relazioni e benessere”.

Con la Regione Toscana, attraverso la copianificazione, sono state individuate aree idonee: “Abbiamo individuato aree di supporto e ampliamento della zona industriale di Castelnuovo, con la previsione anche di strategie di servizio alle attività produttive. Uno dei fiori all’occhiello del territorio di Subbiano è proprio la zona industriale di Castelnuovo, con aziende leader anche a livelli internazionali, che danno e creano lavoro, pertanto, oltre alla previsione di un'area di ampliamento, si è voluto pianificare un'area destinata a servizi a disposizione di chi vi lavora”.

Ilaria Mattesini prosegue la sua presentazione con una strategia individuata per la viabilità: “Una rotatoria sulla Sr71 da realizzare in prossimità della zona commerciale della grande distribuzione di Castelnuovo a confine con Arezzo; l'esigenza è stata espressa anche dai cittadini della frazione per limitare il traffico veicolare, anche pesante, che attraversa il centro storico del paese, un traffico dovuto soprattutto al transito che si crea per raggiungere la zona commerciale piuttosto che la zona industriale”.

Una strategia di piano diversa è quella che riguarda l’ex Opera Pia Boschi, una lascita storica, con terreni e immobili, destinata alla  fascia più debole della popolazione: “Abbiamo destinato una parte del terreno per una strategia di tipo socio assistenziale e sanitario, anche a seguito di interessamenti di privati”.

Il sindaco conclude infine guardando al lavoro fatto sul documento: "Un piano strutturale che l'amministrazione comunale di Subbiano ha seguito con la testa e con il cuore sin da subito, col fine di migliorare Subbiano e le sue potenzialità guardando al domani, condividendo con Capolona una visione complessiva del territorio dei due comuni, che hanno tante opportunità per il futuro”.

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