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Caro bollette, luci spente nei locali per protesta: "L'energia ha ormai costi insostenibili"

Così i ristoratori dell'Aretino raccontano le difficoltà di far fronte al caro bollette e chiedono al Governo di prendere provvedimenti

Dopo aver messo in vetrina le loro bollette, in alcuni casi lievitate di oltre il 300 per cento, oggi i ristoratori aretini hanno protestato spegnendo le luci dei propri locali.

Lo hanno fatto in via dei Cenci, strada nel cuore di Arezzo, piccolo gioiello di accoglienza con i suoi tavoli dislocati di fronte a ristoranti e bar.  E lo hanno fatto nel resto della città e della regione. Un quarto d'ora di buio a partire dalle 12 per denunciare "l’insostenibilità degli aumenti dei costi energetici".  

"La nostra è una protesta simbolica - spiega Federico Salvini, proprietario del ristorante Teorema del Gusto - contro questa impennata dei costi. Le prime avvisaglie le avevamo avute lo scorso ottobre, ma con la bolletta di luglio le cose sono degenerate. Nel mio locale ad esempio siamo passati da 1100 euro a 3mila 600, nonostante i consumi siano diminuiti, perché abbiamo cercato di limitarli proprio in vista dei rincari. Adesso vorremmo porre all'attenzione di tutti questo problema e vorremmo chiedere al Governo di venirci incontro, perché la situazione è insostenibile"

L'iniziativa è stata coordinata da Confcommercio in collaborazione con Federdistribuzione, Ancc Conad e Ancc-Coop, è Confcommercio Toscana.  

"E' una situazione molto peggiore di quella della pandemia - afferma Federico Vestri, ristoratore e presidente Fipe - , perché adesso non abbiamo armi per difenderci. Se durante la pandemia abbiamo fatto leva sulla nostra creatività per continuare a lavorare, adesso siamo con le mani legate: non possiamo produrre energia da soli e non possiamo nemmeno ridurre i consumi necessari per lavorare. Vorremmo che venissero presi dei provvedimenti e scongiurare un aumento dei prezzi che andreabbe a gravare sui nostri clienti, innescando un drammatico circolo vizioso che ci porterebbe alla chiusura".

Chiaro il messaggio lanciato ieri da Confcommercio e affidato al direttore regionale Franco Marinoni: “Non c’è più tempo da perdere. C’è bisogno di risposte immediate e concrete per arginare la crescita inarrestabile del costo dell’energia e per aiutare gli imprenditori ad affrontare questa nuova terribile sfida”, ribadisce il direttore di Confcommercio Toscana Marinoni. “Le imprese non riescono più a pagare bollette dagli importi triplicati o addirittura quadruplicati. Non possono riuscirci, se al contempo vogliono continuare a pagare tutti gli altri oneri, dall’affitto ai fornitori e ai lavoratori”.

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