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Mugnai: "Nel centrodestra c'è chi ha decretato la fine di Draghi". D'Ettore: "No, tutta colpa del M5S"

La lettura dei due deputati aretini fuoriusciti da Forza Italia e convinti sostenitori dell'esecutivo appena caduto. Cosa succederà adesso? "Ci prepariamo alle elezioni, restiamo nella coalizione di centrodestra", rispondono

Il loro percorso negli ultimi anni è comune: Forza Italia, l'approdo in Parlamento, quindi la contemporanea uscita per aderire a Coraggio Italia, contestando l'avvicinamento degli azzurri alla Lega. Lo scorso mese, dopo lo scioglimento di Coraggio Italia, hanno entrambi aderito alla componente del gruppo misto "Vinciamo Italia-Italia al Centro con Toti". Stefano Mugnai e Felice Maurizio D'Ettore sono i due deputati aretini di centrodestra che hanno sostenuto convintamente Mario Draghi e che hanno vissuto con amarezza le ultime ore romane che hanno decretato la fine dell'Esecutivo. Offrono letture un po' diverse dell'accaduto ma sostengono entrambi come, in vista delle prossime elezioni, il progetto di un grande centro sembri oramai naufragato.

Mugnai: "E' stata una follia, ma io ero pessimista"

"Ci sono appuntamenti importanti all'orizzonte per l'Italia - dice Mugnai - spero che il nostro paese non paghi un prezzo elevato dopo questa scelta. Intendiamoci: sono dell'opinione che far votare gli italiani sia sempre giusto, ma non sempre votando escono poi le soluzioni. Il momento è difficile, questa crisi poteva essere evitata". C'erano stati gli strappi del M5S dei giorni scorsi, poi però sembrava essersi aperto uno spiraglio per la continuità del Governo. "Io ero pessimista per istinto. Ma nessuno poteva avere in mente la follia a cui abbiamo assistito". Alla fine poi è mancato l'appoggio, oltre che del M5S, di Lega e Forza Italia. "Una parte del centrodestra di governo ha decretato la fine del governo Draghi". E Mugnai aggiunge: "Oggi c'è stato un applauso inconsueto al presidente uscente. Davvero inconsueto. Anche se da ora, con la campagna elettorale, scatterà la gara a dire male di Draghi". E adesso cosa succederà alla vostra componente? "Noi siamo nel centrodestra, si va a votare insieme. Se Forza italia farà una lista unica con la Lega, a maggior ragione bisogna rafforzare l'ala centrista della coalizione".

D'Ettore: "Dallo strappo del M5S è partita la crisi"

Sulla collocazione convinta nel centrodestra in vista delle prossime elezioni politiche non ha dubbi Felice Maurizio D'Ettore, che sulle responsabilità dell'accaduto in Parlamento dice: "Si va al voto, c'è poco da commentare, è la via maestra. La colpa di quanto successo è del Movimento 5 Stelle perché da lì è partita la crisi che ha portato alla caduta di Draghi. I grillini hanno messo in fibrillazione il governo da tempo". D'Ettore e Conte, quest'ultimo ex premier e guida del M5S, sono entrambi avvocati e docenti universitari, oltre che vecchi amici, ma politicamente sono agli antipodi. "Sono rimasto sorpreso dalla mosse di Giuseppe Conte. Va detto che quando ci siamo incontrati recentemente, di politica non abbiamo mai parlato".

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