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Venerdì, 26 Aprile 2024

Gli sgabei fritti: una ricetta antica nata in una terra di confine

La preparazione di questo piatto è particolarmente semplice e veloce. A richiedere attenzione sono le fasi di lievitazione della pasta

  • Categoria

    Antipasto
  • Difficoltà

    Facile
  • Tempo

    giorno
  • Dosi

    10 persone
  • 1 chilo di farina 00
  • 550 ml di acqua
  • 50 grammi olio di oliva
  • 10 grammi di lievito fresco

Procedimento

La preparazione è molto, molto, molto semplice. In una terrina piuttosto capiente unite tutti gli ingredienti e lasciate lievitare l’impasto per un’oretta. Trascorso questo tempo impastate una seconda volta e lasciate lievitare altre 24 ore in frigo. Al momento dell’utilizzo, tirate fuori solo l’impasto, formate una palla e lasciate lievitare quattro ore circa a temperatura ambiente. Stendete l’impasto con un mattarello e tagliate la pasta a rettangoli. Friggete in olio di arachidi, mettete su una carta assorbente e aggiungete un pizzico di sale.

La ricetta

Una specialità che arriva da una terra di confine: la Lunigiana. Aspro e spettacolare questo angolo di mondo che si snoda tra la Toscana, Liguria e Emilia, è anche una delle frontiere della cucina più verace di tutta la regione. Gli sgabei ne sono uno dei tanti esempi. Semplicissima pasta fritta accompagnata da affettati, verdure, acciughe oppure, perché no, anche da miele e cioccolato. Una preparazione semplicissima che richiede soltanto una buona quantità di tempo da dedicarvi in modo da rispettare ogni singola lievitazione della pasta. In passato realizzati con la pasta avanzata dalle forme di pane, oggi sono uno dei tanti sfizi che vengono proposti come aperitivo o inizio pasto. Croccanti, dorati e buonissimi, sono l'accompagnamento ideale per gustare al meglio salumi e formaggi tipici della zona.

ClaFa

Un calice in abbinamento

Anche in questo caso, il terrritorio indica la via maestra per l'abbinamento. E in questa terra meravigliosa a cavallo tra Massa Carrara e La Spezia nascono vini variegati, saporosi, eleganti. Che sanno di mare e macchia mediterranea. E che possono rispondere ad ogni tipo di abbinamento. Uno spumante metodo charmat a base Vermentino della Lunigiana è l'ideale per accompagnare il piatto semplice. Con gli sgabei, gli affettati e le verdure possiamo tentare con un Colli di Luni Doc bianco. Se la complessità aumenta, aggiungendo le acciughe, ci spostiamo verso ovest e giochiamo la carta del Cinque Terre Doc, un meraviglioso vino bianco blend dei vitigni bosco, albarola e vermentino, che nasce da un fazzoletto di terra impervia a picco sul mare, tutelato da un consorzio e figlio di una viticoltura eroica su scoscesi terrazzamenti. E con miele e cioccolato puntiamo all'eccellenza assoluta della Liguria: il Cinque Terre Sciacchetrà Doc, vino dolce fatto con le medesime uve bianche del Cinque Terre (bosco, albarola e vermentino) raccolte e fatte appassire. Una vendemmia dalle rese bassissime e la perdita di quantità data dall'appassimento rende lo sciacchetrà un vino raro e prezioso. Color dell'ambra, al naso è ricchissimo: offre profumi di miele, pesche sciroppate e albiccocche disidratate, frutta secca, iodio, erbe officinali. In bocca è un'esplosione di sapori. Caldo, morbido, persistente. Con un finale piacevolmente amaricante, che invita a un nuovo sorso. Un fine pasto ideale.

Mat.Cial.

Una specialità che arriva da una terra di confine: la Lunigiana. Aspro e spettacolare questo angolo di mondo che si snoda tra la Toscana, Liguria e Emilia, è anche una delle frontiere della cucina più verace di tutta la regione. Gli sgabei ne sono uno dei tanti esempi. Semplicissima pasta fritta accompagnata da affettati, verdure, acciughe oppure, perché no, anche da miele e cioccolato. Una preparazione semplicissima che richiede soltanto una buona quantità di tempo da dedicarvi in modo da rispettare ogni singola lievitazione della pasta. In passato realizzati con la pasta avanzata dalle forme di pane, oggi sono uno dei tanti sfizi che vengono proposti come aperitivo o inizio pasto. Croccanti, dorati e buonissimi, sono l'accompagnamento ideale per gustare al meglio salumi e formaggi tipici della zona.

ClaFa

Un calice in abbinamento

Anche in questo caso, il terrritorio indica la via maestra per l'abbinamento. E in questa terra meravigliosa a cavallo tra Massa Carrara e La Spezia nascono vini variegati, saporosi, eleganti. Che sanno di mare e macchia mediterranea. E che possono rispondere ad ogni tipo di abbinamento. Uno spumante metodo charmat a base Vermentino della Lunigiana è l'ideale per accompagnare il piatto semplice. Con gli sgabei, gli affettati e le verdure possiamo tentare con un Colli di Luni Doc bianco. Se la complessità aumenta, aggiungendo le acciughe, ci spostiamo verso ovest e giochiamo la carta del Cinque Terre Doc, un meraviglioso vino bianco blend dei vitigni bosco, albarola e vermentino, che nasce da un fazzoletto di terra impervia a picco sul mare, tutelato da un consorzio e figlio di una viticoltura eroica su scoscesi terrazzamenti. E con miele e cioccolato puntiamo all'eccellenza assoluta della Liguria: il Cinque Terre Sciacchetrà Doc, vino dolce fatto con le medesime uve bianche del Cinque Terre (bosco, albarola e vermentino) raccolte e fatte appassire. Una vendemmia dalle rese bassissime e la perdita di quantità data dall'appassimento rende lo sciacchetrà un vino raro e prezioso. Color dell'ambra, al naso è ricchissimo: offre profumi di miele, pesche sciroppate e albiccocche disidratate, frutta secca, iodio, erbe officinali. In bocca è un'esplosione di sapori. Caldo, morbido, persistente. Con un finale piacevolmente amaricante, che invita a un nuovo sorso. Un fine pasto ideale.

Mat.Cial.

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