Uccise la mamma nel sonno, oggi il processo in Corte d'Assise

Si aprirà e probabilmente si concluderà oggi stesso il processo in Corte d'Assise che vede sul banco degli imputati Manuele Andreini, l'uomo che lo scorso 13 ottobre uccise la mamma Assunta Andreini.

Il procedimento potrebbe concludersi velocemente: l'uomo, infatti è stato giudicato incapace di intendere e di volere al momento del fatto e per questo la sentenza non potrebbe essere di condanna. Proprio come accadde per il giovane padre che uccise la figlioletta a Levane, nel periodo più buio della pandemia: anche lui fu assolto per infermità mentale.

Ci potrebbe essere però la possibilità che venga richiesta dal tribunale una seconda perizia psichiatrica per confermare, a mesi di distanza, quanto già emerso dopo la tragedia. 

Ad Andreini, che è assistito dall'avvocato Francesco Maria Vanni Gusmano, è stato riconosciuto lo scorso 22 dicembre un vizio totale di mente e per lui è stato prospettato immediatamente un percorso in una Rems, ovvero una struttura residenziale psichiatrica di secondo livello. L'uomo è stato quindi trasferito dal carcere di Sollicciano a una Rems di Abbadia San Salvatore, dove si trova in regime di libertà vigilata ricevendo però le cure di cui necessita.  

L'omicidio nella notte

Il delitto avvenne nella notte tra il 13 e il 14 ottobre. Era l'1,15 circa quando nella casa di campagna di Calbenzano, dove madre e figlio vivevano si è consumato il dramma. Andreini ha raggiunto l'anziana mamma, che dormiva nella sua camera, e l'ha soffocata nel sonno. Poi ha chiamato il 112: "Venite, ho ammazzato mia madre". E ha atteso gli inquirenti fuori dalla porta. 

Cosa avesse scatenato la furia dell’uomo rimane e forse rimarrà per sempre un mistero nascosto nella mente dell'uomo.