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Cronaca

Assoluzioni Banca Etruria, presentato il ricorso della Procura

La procura subito dopo la sentenza aveva annunciato subito di voler ricorrere in appello

Il ricorso in appello è stato presentato quest'oggi. La procura di Arezzo ha presentato l'istanza contro la sentenza su crac di Banca Etruria, pronunciata lo scorso 1 ottobre, che ha visto assolti tutti gli imputati, fatta eccezione per l'ex consigliere Alberto Rigotti. Per lui la pena comminata è stata di 6 anni. Assolti con varie formule, visti i numerosi capi di imputazione, tutti gli altri imputati. Tra loro Lorenzo Rosi, Natalino Guerrini, Giovanni Inghirami. 

Nelle motivazioni i giudici hanno riscritto così l'intera vicenda che scosse Arezzo: una storia fatta di decisioni ritenute ambigue dall'accusa, che vede protagonisti imputati che in molti casi hanno agito seguendo quanto dettato da pochi, ovvero i vertici (tra i quali i già condannati con rito abbreviato Giuseppe Fornasari e Bronchi).

La vicenda dell'istituto di credito aretino ebbe il suo epilogo con la liquidazione coatta amministrativa del fatidico 22 novembre del 2015, alla quale seguì, l'insolvenza dichiarata nel febbraio del 2016. La banca era finita in un profondo rosso (200 milioni usciti da Banca Etruria e mai più rientrati) dal quale sarebbe stato impossibile risalire, anche se su questo molti dubbi durante il processo stati sollevati in aula dai legali difensori che hanno riportato l'attenzione sulla opportunità di intervento del Fondo interbancario, paventata ma mai concretizzata.

Le assoluzioni hanno colto di sorpresa Arezzo e tanti risparmiatori. La procura ha annunciato subito di voler ricorrere in appello:ed oggi è stato depositato il ricorso che porta in calce la firma del procuratore capo Roberto Rossi, e delle due pm Julia Maggiore e Angela Masiello.

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