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"Un'università solo aretina". Gli under 30 lanciano la proposta: "Così favoriamo lavoro e territorio"

L'idea è quella di Futuro Aretino che, in seguito all'annuncio riguardante la trasformazione dell'ex mercato delle Logge del Grano in aula universitaria interviene sul tema dell'istruzione secondaria

"Arezzo città universitaria? Bellissimo, ma occorre lavorare seriamente per questo e non fare annunci sui social". L'intervento, dai toni particolarmente duri, è quello che arriva dal direttivo di Futuro Aretino, l'associazione che da anni conta al suo attivo giovanissimi impegnati nello sviluppo di progetti, iniziative e proposte per rendere la città più a misura di under 30. L'ultimo intervento arriva a seguito dell'annuncio, da parte dell'amministrazione comunale, della trasformazione dell'ex mercato delle Logge del Grano in aule universitarie. Una scelta che la giunta Ghinelli, come già reso noto, ha fatto dopo i numerosi incontri con l'ateneo senese di cui Arezzo, con il suo campus al Colle del Pionta, è sede distaccata. Dove una volta c'erano gli scaffali dei prodotti agroalimentari del territorio da ottobre, con ogni probabilità, verrà lasciato posto a banchi e spazi per i laureandi.

"Tutto molto bello - affermano da Futuro Aretino - ma, viene da dire, chi se ne importa se questa "pseudo-propulsione" verso il rango di città universitaria sembra più una propagandata? Sì, facciamo finta che Arezzo sia Firenze, ma dimentichiamo di costruire le strutture essenziali o di migliorare i servizi per gli studenti". E allora quale sviluppo? "Investiamo in un'università esclusivamente aretina, aperta agli studi internazionali - proseguono da Futuro Aretino - Coinvolgiamo anche le frazioni, quelle con edifici abbandonati da recuperare rendendoli alloggi per gli studenti. In fin dei conti potrebbe essere una buona mossa per allentare lo spopolamento, potenziare i servizi territoriali, inclusi quelli della mobilità e allo stesso tempo favorire la crescita del mercato del lavoro".

La proposta del gruppo trova giustificazione nell'analisi della condizione di povertà educativa in cui versa l'intero territorio provinciale. Come reso noto in un recente studio del Sole 24 Ore, poco meno del 50 per cento della popolazione provinciale con più di 9 anni è in possesso solo della licenza media. Per non parlare poi dei dati riguardanti l'abbandono scolastico: oltre il 20 per cento degli iscritti non porta a compimento il percorso di studi di secondo grado.

"Ci raccontano che la vita dei giovani è sempre più rosea, l'istruzione è in costante ascesa e il mondo del lavoro è una festa continua - proseguono da Futuro Aretino - Siamo sicuri che non abbiano qualche filtro Instagram segreto che fa sembrare tutto così brillante? In certi momenti, questa narrazione raggiunge livelli epici, con dichiarazioni così stravaganti da sembrare provenienti da un libro di Tolkien. E sì, proprio quelle dichiarazioni che cercano di rigirare, con incredibili acrobazie, la frittata. Qui ci rassicurano sempre che tutto va bene. E addirittura adesso sappiamo che Arezzo sta diventando una città universitaria. Nonostante le statistiche ci dicano che il nostro numero di studenti universitari si aggira intorno a 2.000, molti dei quali sono praticamente pendolari, nonché il fatto che Siena stessa, che conta oltre 15.000 iscritti, può effettivamente definirsi una città universitaria. E poi c'è Firenze, con oltre 50.000 studenti, e Pisa, con oltre 40.000 che ha investito nella mobilità e nei servizi per i suoi giovani. Ma noi? Oh, abbiamo parlato di tessere sconto e servizi di trasporto gratuiti anni fa, ma chiaramente, un'idea del genere è solo da folli. Questa città ha bisogno di serietà. Basta con annunci sensazionalistici sui social, è giunto il momento di agire con determinazione e coerenza. Se vogliamo veramente migliorare questa bellissima città, è ora di metterci a lavorare con impegno reale".

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