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Un aretino su due ha un livello basso d'istruzione: i dati

Secondo i dati Istat, elaborati da Il Sole 24 Ore, il 49,2% della popolazione dai nove anni in poi è in possesso solo della licenza di scuola media. Ecco le percentuali

La metà degli aretini ha un livello basso di istruzione. A dirlo è una ricerca elaborata da il Sole 24 Ore che, sulla base dei dati Istat, ha fotografato la condizione scolastica degli italiani. Stando alle cifre censite, Arezzo con il suo 49,2% di residenti in condizione di povertà educativa, si piazza al 48esimo posto della classifica nazionale e al quinto gradino di quella regionale. Complessivamente l’immagine che emerge è quella di un Paese spaccato in due dove il nord conta mediamente su una popolazione maggiormente istruita contro un sud dove le statistiche diventano davvero pesanti. I dati prendono in considerazione i titoli di studio della popolazione residente oltre i 9 anni, età minima di riferimento per l’alfabetizzazione (censimento permanente 2021). Sono inclusi gli analfabeti, gli alfabeti privi di titolo di studio, i titolari di licenza elementare o media. I dati riflettono così l’abbandono scolastico, ma non riescono a misurare il ruolo del contesto: dotazione scolastica, contesto ambientale, capacità reddituale delle famiglie, disoccupazione e accesso a internet.

Per quello che concerne la Toscana, la provincia con il più alto tasso di livello di istruzione base è Prato, dove il 56,6% della popolazione ha titoli di studio bassi. Seguono Pistoia (54%), Grosseto (50,1%), Lucca (50,1%), Arezzo (49,2%), Livorno (47,9%), Pisa (47,6%), Massa Carrara (46,9%), Siena (46,9%) e Firenze (46,8%).

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