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Scuola, in 46mila pronti per la prima campanella. E a Sansepolcro ecco il liceo Classico

Oltre 46mila 400 ragazzi muniti di zaino, astuccio, libri e quaderni domani mattina, allo squillo della campanella, varcheranno le soglie delle scuole aretine. Un piccolo esercito di giovanissimi, che vanno dall'asilo alle scuole superiori, è...

Oltre 46mila 400 ragazzi muniti di zaino, astuccio, libri e quaderni domani mattina, allo squillo della campanella, varcheranno le soglie delle scuole aretine. Un piccolo esercito di giovanissimi, che vanno dall'asilo alle scuole superiori, è pronto per riprendere le attività che lo impegnerà nelle aule e negli edifici scolastici dell'Aretino fino al prossimo giugno.

La campanella che squillerà per 6521 bimbi delle scuole dell'infanzia, 14mila 198 fanciulli della scuola primaria, 9035 ragazzini delle scuole medie e 16685 ragazzi delle superiori.

"C'è stato un grande sforzo - spiega Roberto Curtolo dirigente dell'ufficio scolastico provinciale - per andare incontro a quelle che sono state le richieste che le scuole ci avevano fatto in termini di organico, di classi e non solo. Pur avendo un personale ridotto all'osso, abbiamo lavorato alacremente luglio e agosto e abbiamo dato alle ".

E di situazioni particolari ce ne sono varie, in particolare nelle zone periferiche e in quelle montane. "Due gli esempi lampanti - spiega Curtolo -. Uno è quello di Sansepolcro, dove è stato attivato un indirizzo di Liceo Classico. Fino a quest'anno gli studenti dovevano raggiungere Cortona oppure la vicina Città di Castello, uscendo però fuori regione. Adesso invece la vallata può contare su questo indirizzo". L'altro esempio è la scuola di primo grado di Mercatale. Anche qui, i ragazzini si trovavano dalla Valdichiana a dover andare in Umbria. Adesso invece raggiungono la scuola che si trova a poca distanza.

"La presenza della scuola - commenta Curtolo - dovrebbe essere una sorta di elemento di raccordo, di collante sociale. Se più comuni si uniscono e fanno rete per garantire i servizi, ad esempio i trasporti, sarà più facile riuscire a razionalizzare gli sforzi e garantire alle famiglie e ai ragazzi la presenza non solo di personale ma anche di strutture e di logistica, rafforzando così il territorio".

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