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Solidarietà

La Caritas in campo per i profughi ucraini: si cercano anche famiglie per l'accoglienza

La Chiesa di Arezzo ha deciso di mettere in campo tre azioni per aiutare le popolazioni vittime della guerra in Ucraina. Raccolta beni avviata anche alla Misericordia

La veglia di preghiera e poi la raccolta di denaro e di beni per i cittadini ucriaini vittime dei bombardamenti. La Chiesa aretina in prima linea per aiutare le popolazioni colpite dalla guerra della Russia in Ucraina. 

Ieri sera la veglia

La Chiesa di Arezzo-Cortona-Sansepolcro ha invocato ieri, domenica 27 febbraio, in una veglia di preghiera in Cattedrale, il dono della pace per quanto sta drammaticamente accadendo in Ucraina  e, come annunciato dal vescovo Riccardo durante il momento di preghiera, “è stato chiesto alla Caritas diocesana di attivare un conto corrente dedicato ai profughi, costretti a lasciare le loro case, per non essere travolti dalle azioni belliche, che da giovedì 24 febbraio imperversano in Ucraina su una popolazione inerme”.

Denaro, beni e accoglienza

E la Caritas diocesana si è prontamente attivata in tre azioni che possono portare aiuto alla popolazione ucraina. Possono essere fatte offerte in denaro attraverso un bonifico sul conto intestato a Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro emergenza rifugiati ucraini presso BPER Banca (Corso Italia, 179 Arezzo, IBAN IT16J0538714102000003557249), oppure in contanti direttamente presso la segreteria generale della Curia vescovile (piazza Duomo, 1 – Arezzo);

Contemporaneamente è stata attivata anche la raccolta di beni di prima necessità come sacchi a pelo, asciugamani e coperte (imbustati), alimenti non deperibili (es. snack energetici, pasta, riso, salumi), detersivi e prodotti per l’igiene personale e per i neonati, prodotti per l’infanzia (es. pannolini, omogeneizzati, latte in polvere, prodotti in igiene…). Sono state attivate due linee di centri di raccolta, alla sede diocesana di via Fonte Veneziana e a tutte le Caritas parrocchiali.

La terza gamba di questa solidarietà messa in piedi dalla Chiesa di Arezzo attraverso il suo braccio operativo della Caritas è quello dell'accoglienza di profughi che stanno partendo da quelle terre: la Caritas diocesana registra la disponibilità all’accoglienza di persone o nuclei familiari di profughi provenienti dall’Ucraina: chi desidera aderire, offrendo opportunità di alloggio, può mettersi in contatto con la Caritas diocesana telefonando allo 0575 354769.

Dalla Misericordia

Anche la Misericordia di Arezzo, dopo la partecipazione alla Veglia di ieri, si è subito attivata e raccoglie beni di prima necessità per le popolazioni ucraine coinvolte nella guerra. Per chi volesse donare basta recarsi in via Garibaldi 143 oppure telefonare allo 0575 24242 in orario di ufficio.

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