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Il caso della Badia

Si alzano i toni su piazza della Badia, Capacci risponde ai residenti: "Avete sbagliato nemico"

Un giudizio negativo sul comitato dei commercianti è stato espresso nella giornata di ieri da SpazialCentro al cui interno ci sono invece i residenti della zona

Piazza della Badia ancora alla ribalta della cronaca. Da circa due anni si è costituito il comitato dei residenti SpazialCentro che pone l'attenzione su tutta una serie di problemi che la zona vive nelle ore notturne. Innegabili gli atti vandalici e gli altri disagi vissuti. Alcuni giorni fa anche i commercianti si sono organizzati in un comitato dichiarando uno spirito collaborativo al fine di migliorare la condizione della piazza. Presidente è stato scelto Matteo Capacci che ha rilasciato un'intervista presentando gli intenti del comitato.

A questa è seguita una nota di SpazialCentro che ha elencato una serie di aspetti che indica come incongruenze, contraddizioni e aggiunge "quando la toppa è peggiore del buco". Insomma un giudizio evidentemente negativo sul comitato dei commercianti che si era appena presentato. A questo punto è lo stesso Capacci che per conto del comitato, ma anche come rappresentante del suo locale risponde alle accuse che gli sono state mosse dai residenti.

La nota del comitato commercianti piazza della Badia e via Cavour

1. La risposta al primo punto è che l’adesione di aziende esterne serve ad attrarre investitori che credano sulla piazza e che vogliano farla diventare sempre più all’altezza della Chiesa e delle varie opere d’arte che ospita. Inoltre la situazione di Piazza della Badia è completamente paragonabile a quella di tutte le piazze italiane, che, come detto nella mia intervista, hanno certamente bisogno di miglioramenti ma partono da una base solida e non da un far west.

2. Al punto due rispondo in qualità di rappresentante legale della mia società. Il locale chiude alle 02:00, se vedete delle luci accese è perché dentro si effettuano le operazioni di pulizia. Noi, come locale, siamo dalla parte di chi vuole una movida buona e sostenibile, come abbiamo nella nostra attività, quindi forse il comitato dei residenti ha sbagliato nemico, siamo dalla stessa parte. A proposito della mia espressa solidarietà, ho scritto personalmente alla sig.ra Mirizio per chiedere, cordialmente, un incontro e non ho ricevuto alcuna risposta. Il fatto del nome è perché è il nome della nostra società, scelto molti anni fa prendendo spunto dal nome che avevamo nel nostro gruppo Whatsapp, non è certamente una minaccia al benessere dei residenti.

3. Al terzo punto rispondo ribadendo che non c’è assolutamente un far west, ma una situazione che può essere migliorata, come per tutte le piazze italiane. Per migliorarla uno dei possibili interventi potrebbe essere l’illuminazione che, in aggiunta ad altri provvedimenti, può, certamente, dare una grossa mano a evitare episodi di vandalismo. Aggiungo, inoltre, che la Piazza e la Via, se non ci fossero locali, sarebbero naturalmente deserte e aumenterebbe il rischio di atti vandalici, che, come sappiamo, accadono maggiormente in luoghi poco frequentati (vedi Poggio del Sole e Palazzo del Governo). I locali sono un presidio sociale fondamentale a non far accadere atti come quello che è accaduto al parcheggio Cadorna settimana scorsa, episodi del genere non potrebbero succedere in posti frequentati da molte persone e sorvegliati dai proprietari delle attività. Con questo ribadisco che la chiusura dei locali non è la via giusta da percorrere per riqualificare la Piazza ma è totalmente il contrario, le attività commerciali portano benessere, sicurezza e prestigio alla zona.

4. Torno a sollecitare un incontro con il comitato dei residenti per trovare una soluzione che porti giovamento a tutti.

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