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Odori molesti, il direttore dell'Ato: "Graduale diminuzione di organico e indifferenziato su San Zeno"

"Abbiamo dato indicazioni per coinvolgere due impianti dell'ambito da usare con la massima capienza e alleggerire un po' il carico su Aisa"

"Abbiamo dato indicazioni per venire incontro alle richieste di Aisa." Così Enzo Tacconi, direttore dell'Ato Toscana Sud. Alcuni giorni fa ha ricevuto la richiesta, dalla società che gestisce l'impianto di trattamento rifiuti di San Zeno, di ridurre il conferimento dell'organico.

La vicenda si inserisce a pieno titolo nel fenomeno degli odori molesti che da lunghi mesi riguarda la zona sud di Arezzo e soprattutto le frazioni di San Giuliano, Chiani, San Zeno, Battifolle, la parte bassa di Pescaiola e le zone limitrofe fino anche a Olmo e Sant'Anastasio.

Il comitato dei cittadini ha da sempre segnalato le presenza degli odori ad Arpat, Asl e vigili. Non sono mancati i sopralluoghi, di giorno e di notte, l'ultimo proprio tra giovedì e venerdì per una richiesta di intervento partita da un'abitazione di San Zeno.

Così Aisa il 22 luglio ha fatto partire la richiesta di diminuire le quantità in arrivo all'impianto: "Tenuto conto delle continue segnalazioni ricevute circa i cattivi odori e del fattore climatico estremo che influenza negativamente tutto il ciclo della produzione del rifiuto organico, Aisa ha richiesto alle autorità competenti di ridurre, nei tempi tecnici necessari, il conferimento presso i propri impianti di tale tipologia di rifiuto".

"Sì abbiamo ricevuto questa richiesta - racconta Tacconi - ci siamo attivati con Sei Toscana e con altri impianti per capire come poter eventualmente andare incontro a questa esigenza rivedendo la nostra programmazione. Ovviamente è un'attività in itinere che avviene gradualmente." 

Su quali impianti potrete contare? "Abbiamo chiesto di coinvolgere gli impianti di Grosseto, Le Strillaie, gestito da Futura e quello di Pggio alla Billa di Abbadia San Salvadote gestito da Siena Ambiente."

Cosa è stato fatto nel frattempo? "Abbiamo cercato, per quello che è possibile e con le limitate disponibilità che ci sono, di dare seguito a questa necessità, abbiamo dato indicazioni affinché si verificasse la possibilità di usare altri impianti al massimo della capienza per poter ridurre l'apporto su San Zeno. Questo avviene compatibilmente con le disponibilità delle altre strutture che sono molto ridotte, ma nei prossimi mesi potranno aumentare: piano piano diminuirà naturalmente la produzione di organico, ci saranno più spazi."

Ma si potrà parlare di un dimezzamento del conferimento a San Zeno? "No, non sarà possibile, al momento no" ha detto Tacconi che spiega come non si parli solo di rifiuti di matrice organica: "Abbiamo indicato di passare alla graduale diminuzione del conferimento dell'organico, ma anche dell'indifferenziato, questo per alleggerire il carico di lavoro sull'impianto. Stiamo valutando le azioni giorno per giorno e continueremo a sondare e verificare in un tavolo congiunto che ci vede presenti con il Comune di Arezzo, Sei Toscana e Aisa."

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