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Lunedì, 29 Aprile 2024
Alta Velocità / Rigutino

MedioEtruria a Rigutino la soluzione migliore, Ceccarelli: "Se ne prenda atto e si agisca uniti"

Intervista al capogruppo Pd in consiglio regionale, ex assessore alle infrastrutture della Regione Toscana, presente alla relazione del comitato Sava per la stazione l'Alta velocità alle porte di Arezzo

Alla presentazione dello studio aggiornato sul posizionamento della stazione MedioEtruria non è mancato quasi nessuno. Il comune di Arezzo rappresentato da due assessori, Casi e Lucherini, dalle vallate i sindaci Tavarnesi (Civitella), Ducci (Talla), Vagnoli (Bibbiena), Claudio Marcelli (Péieve Santo Stefano). A fare gli onori di casa la presidente della provincia Silvia Chiassai Martini, nonché sindaca di Montevarchi. Ad ascoltare interessati ci sono stati i rappresentanti sindacali, direttori e presidenti delle categorie economiche e il presidente della Camera di Commercio Arezzo Siena Massimo Guasconi e i rappresentanti delle forze dell'ordine. E poi la consigliera provinciale Santoni, il consigliere comunale Romizi e dal consiglio regionale il vice presidente Marco Casucci e il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli, ex assessore alle infrastrutture e trasporti della giunta precedente. Proprio a questo periodo da amministratore regionale risale lo studio precedente sulla fattibilità di una stazione alta velocità nella zona di Arezzo. I risultati di allora come di oggi sono sovrapponibili. "È l'ora di passare all'azione" commenta quindi lo stesso Ceccarelli al termine della relazione fatta dal comitato Sava di Arezzo che ha commissionato lo studio all'ingegner Andrea Spinosa.

Cosa ne pensa dei risultati di questo studio che individuano in Rigutino la scelta migliore?

"Penso che tutti quegli studi tecnici che le varie istituzioni volevano adesso ci sono grazie a un comitato civico che sta svolgnedo un ruolo di cittadinanza attiva molto importante. Si tratta di prenderne atto da parte delle istituzioni territoriali e delle categorie economiche e lavorare in questo senso. Parlare oggi di una stazione che non abbbia lo scambio ferro-ferro oltre a quello ferro-gomma sarebbe voler dire essere fuori dalla contemporaneità. Mi aspetto che intorno a questa idea si coagulino tutte le forze istituzionali, sociali ed economiche, uscendo dalla vaghezza e convergendo su una ipotesi che darebbe forza a un territorio per ottenere questo risultato."

La politica non può perdere questo treno visto anche il sostegno dei fondi del Pnrr

"È vero che i soldi del Pnrr non sono utilizzabili direttamente per realizzare quest'opera perché Rfi ha già impegnato a febbraio il suo pacchetto per il piano, ma è vero che così ha scaricato molti dei suoi impegni di bilancio e quindi Rfi oggi, se pressata insieme al Ministero, ha la possibilità di operare in indebitamento e finanziare un'opera di questo tipo che è sì costosa ma la cui costruzione è giustificabile."

Quele ostacolo maggiore vede di fronte?

"Quello che ho visto anche in passato cioé la divisione tra i tre bacini di convenienza, a questo punto occorre fare un passo avanti. Quando lo studio precedente fu commissionato, a me servì per ottenere maggiori fermate AV ad Arezzo, ce n'era 1 adesso ce ne sono 6. Oggi invece bisogna fare un passo avant, che tutti convergano a favore di questo studio che è in grado di migliorare le condizioni della mobilità, che dà una grande risposta a tutti i bacini di convenzienza che sono quelli di Perugia, di Siena e di Arezzo."

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