rotate-mobile
Attualità Laterina

"Maura ha iniziato le terapie", spiraglio per la mamma coraggio immobilizzata da una polineuropatia dopo il parto

Il marito: "Dopo anni, finalmente le cure che tanto abbiamo chiesto. Siamo ottimisti e speriamo che qualche beneficio arrivi"

"Lo dico quasi sottovoce, perché dopo una lunga attesa ancora non ci sembra vero. Ma la speranza adesso è tanta: Maura ha iniziato le cure che da anni chiedevamo". Luciano Boschi, il marito di Maura Corazzi - mamma di Laterina colpita da una polineuropatia dopo la nascita del suo terzo figlio e bloccata ad un letto da anni - racconta così gli ultimi emozionanti giorni che la sua famiglia sta vivendo. Lo scorso 12 agosto Maura ha iniziato le cure: plasmaferesi e boli di cortisone. Nei prossimi giorni le sarà somministrato un anticorpo monoclonale. 

"Tra un mese ci sarà una valutazione - spiega il marito - e i medici decideranno se ricalibrare la cura. Per ora sono ottimisti, ci sarebbero già le prime risposte positive". 

Di fronte a Maura e alla sua famiglia c'è una lunga strada da percorrere. L'esito delle cure, dopo nove anni e mezzo di attesa, non è scontato e nemmeno ponderabile. "Non sappiamo se e quanto funzioneranno, ma abbiamo fatto un passo avanti e per ora i medici sono soddisfatti. Negli ultimi tempi Maura era debilitata, ha rischiato di non poter nemmeno iniziare questo percorso. Invece poi si è ripresa e tutto è finalmente partito. Abbiamo trovato un accordo con le strutture sanitarie: nei primi dieci giorni di terapia Maura resterà in rianimazione all'ospedale della Gruccia, poi verrà spostata in riabilitazione, dove verrà applicato il protocollo messo a punto dei medici dell'Ospedale di Careggi". 

Maura, con il suo sorriso, la sua tenacia e la sua grandissima forza d'animo sta affrontando con coraggio anche questo percorso. Tantissimi aretini sono rimasti colpiti dalla sua storia e hanno espresso solidarietà e affetto alla famiglia. 

Nei giorni scorsi, con un post sulla pagina Facebook Luciano con Maura, la mamma 45enne è apparsa sorridente e ha mostrato i primi benefici di queste cure. "Mi ha spiegato che i movimenti facciali adesso sono più distesi. Un grande traguardo sarebbe quello di vederla tornare a respirare da sola, riacquistando un po' dell'autonomia persa". 

La storia di Maura 

La storia di Maura inizia nel settembre 2011, quando è nato il più piccolo dei suoi tre figli all'ospedale della Gruccia. Un parto cesareo durante il quale qualcosa, stando al racconto del marito, non andò bene.  "Probabilmente in seguito alla puntura spinale anestesiologica -  racconta il marito - è subentrata una infiammazione, forse causata da una infezione virale, che ha innescato una reazione del sistema immunitario". Si sarebbe sviluppata così secondo il marito quella che solo dopo alcuni anni (inizialmente i medici pensarono ad una Sla) è stata diagnosticata come una polineuropatia motoria, sensitiva, infiammatoria, cronica di tipo mielino-assonopatico.

Le condizioni di Maura sono precipitate nel giro di qualche anno. Oggi è tracheostomizzata, completamente immobile - respira con l'aiuto di un ventilatore - deve alimentarsi con Peg, comunica attraverso un puntatore oculare. Ha atteso per anni che le fossero somministrate cure specifiche per il suo caso. E finalmente qualche giorno fa è stato messo in atto il piano terapeutico stilato nel 2018, dopo una lunghissima battaglia condotta dal marito Luciano e dalla famiglia di Maura. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Maura ha iniziato le terapie", spiraglio per la mamma coraggio immobilizzata da una polineuropatia dopo il parto

ArezzoNotizie è in caricamento