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Supermercati, bar e negozi: via le mascherine dal 1° maggio

A breve è atteso il provvedimento del governo: le restrizioni decadranno tra pochi giorni. E il green pass non servirà più, o quasi

Domani, giovedì 28 aprile, potrebbe essere il giorno in cui il presidente del consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberta Speranza comunicheranno le intenzioni del governo circa le nuove regole anti Covid in vigore dal 1º maggio. Quel che è certo e che la maggior parte delle restrizioni che hanno caratterizzato gli ultimi due anni decadranno, anche riguardo all'uso delle mascherine. Non è chiaro se ci sarà un nuovo decreto o una semplice ordinanza del ministero. Ma di sicuro si andrà incontro ad un allentamento, in vista delle indicazioni della Commissione Ue che - spiega Today - sta per approvare un documento che inaugura "una nuova fase post emergenza, in cui i test dovrebbero essere mirati e il monitoraggio dei casi Covid simile alla sorveglianza dell'influenza", ovvero a campione. In pratica, "l'obiettivo della sorveglianza non dovrebbe più essere basato sull'identificazione e la segnalazione di tutti i casi, ma piuttosto sull'ottenere stime affidabili dell'intensità della trasmissione nella comunità, dell'impatto della malattia grave e dell'efficacia del vaccino". Meno tamponi dunque, e meno quarantene.

Mascherine: dove saranno ancora obbligatorie 

Come detto, potrebbero esserci importanti novità sul fronte mascherine, anche al chiuso. L'obbligo resterà senz'altro negli ospedali e nelle Rsa, probabilmente ancora per molti mesi. "Per altri luoghi - continua Today - si valuta la proroga dell'obbligo ma solo di un mese, fino a giugno. Il ministro del Lavoro Orlando e le parti sociali ha già deciso di lasciare tali e quali per ora i protocolli di sicurezza, compreso quindi l'obbligo di mascherina sia nei posti di lavoro privati che in quelli pubblici. La soluzione che si prospetta è quella di lasciare facoltà piena (o quasi) di scelta al datore di lavoro, in funzione del grado di esposizione dei lavoratori. Le mascherine saranno ancora obbligatorie per tutto maggio nelle scuole (per tutti i bambini di età superiore a 6 anni), in cinema, teatri, sale da concerto, palazzetti dello sport. Si dovrebbe lasciare la possibilità di passare dalle Ffp2 alle chirurgiche in molti casi. Mascherine ancora obbligatorie, sempre, sui mezzi di trasporto sia locali, come bus e metro, sia a lunga percorrenza come treni e traghetti".

Addio mascherina: la lista dei luoghi al chiuso dove non serviranno più

Altrove, anche al chiuso, l'obbligo di mascherina potrebbe decadere. Ad esempio per i clienti di supermercati, di negozi, di bar e ristoranti. Dove cadrà, comunque, l'obbligo sarà sostituito da una raccomandazione di indossare la mascherina se ci sono rischi di assembramento. Le mascherine non serviranno più, o meglio, non saranno d'obbligo - infine - nei luoghi all'aperto: tra questi gli stadi, dove nelle ultime giornate di campionato non dovrebbero più essere richieste.

Addio green pass

Capitolo green pass. Come annunciato, ha i giorni contati per la stragrande maggioranza delle attività: niente più certificazione in hotel, B&B, musei. Bar e ristoranti non lo chiedono già dal primo aprile se ci si siede all'aperto, ma dal primo maggio arriverà il via libera senza green pass anche per chi si accomoda al chiuso. A maggio, giugno, luglio e agosto il green pass servirà quindi a poco. Anche i non vaccinati potranno tornare al lavoro e in tutti i pubblici esercizi al chiuso senza doversi sottoporre a un test ogni 48 ore. Il certificato verde non cessa di esistere, ma non sarà più richiesto. Niente certificazione verde per palestre, piscine al chiuso, feste e cerimonie, convegni e congressi, discoteche, sale da gioco, cinema, teatri. Unica eccezione restano visite in ospedale e Rsa, dove sarà necessario esibire il super green pass almeno fino al 31 dicembre.

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