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Dormitorio di San Domenico. Volontari pronti per la prima notte al fianco di chi non ha una casa

Un centro di grande importanza per l'intera città e per la rete dei servizi ai più bisognosi che, da quest'anno, sarà affiancato anche da una nuova struttura

Tornano nuovamente ad aprirsi le porte del dormitorio di piazza San Domenico.
A partire da questa sera i volontari saranno al lavoro per consentire di dare un rifugio caldo e sicuro a chi non sa dove trascorrere la notte.

La struttura rimarrà aperta fino al 5 aprile prossimo e potrà accogliere 20 persone. Aperto per la prima volta nel febbraio del 2014, trova casa all'interno di palazzo Fossombroni, immobile di proprietà comunale.

Un centro di grande importanza per l'intera città e per la rete dei servizi ai più bisognosi che, da quest'anno, si avvarrà anche del supporto di una dimora invernale dove potranno trovare accoglienza 8 persone. Situata all’interno dei locali della Caritas, la dimora sarà di fatto un luogo dove gli accolti dovranno seguire uno specifico regolamento interno e verranno inseriti in un percorso di recupero della socialità.

Associazioni, privati e quartieri della Giostra (Porta del Foro) hanno già dato la propria dispobilità per i turni di sorveglianza all'interno della struttura di San Domenico. Ad oggi sono già trenta che hanno risposto presente tra coloro che faranno le notti dentro alla struttura. A questi si aggiungono i 15/20 che una volta alla settimana effettueranno le pulizie. 

Dormitorio piazza San Domenico: apertura anticipata e una nuova dimora

"Anzi tutto grazie ai volontari che ogni anno rendono possibile questo servizio - spiega l'assessore Lucia Tanti - Sono le colonne portanti di tutto l'intero comparto. Grazie, grazie davvero, perché quello che fate richiede impegno, disponibilità e anche una buona dose di preparazione. Detto questo, sottolineo come quest'anno l'attività del dormitorio si è arricchita della presenza della dimora invernale, servizio che mira proprio ad intervenire su situazioni di disagio abitativo e che accoglierà anche cittadini, magari non residenti ad Arezzo, ma che vivono in città da lungo periodo. In questo modo il dormitorio di piazza San Domenico acquisisce ancora di più un carattere emergenziale dando risposta a situazioni che, per un motivo o per un altro, non sono inserite in circuiti specifici. Vorrei anche sottolineare che l'apertura del dormitorio, quest’anno anticipata di 15 giorni rispetto all’anno passato, coincide con l'avvio di Arezzo Città del Natale. La nostra amministrazione ha saputo dare risposte concrete a due ambiti così distanti ma così fondamentali per la vita sociale ed economica. Inoltre, ricordo il grande impegno messo in campo per l'erogazione dei contributi per l'affitto che saranno pari a 230mila euro. Una misura in più per intervenire sull'emergenza abitativa. Da ultimo mi auguro che il 2019/2020 possa chiudersi con una richiesta inferiore di pernottamenti presso il dormitorio. Sarebbe una conquista per tutti”.

Come accedere e chi può farlo

Per usufruire del dormitorio di piazza San Domenico è necessario presentarsi in Caritas diocesana nei mesi di apertura per richiedere il pass di accesso, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12. E’ prevista la possibilità, oltre al pernottamento, di usufruire di docce calde gratuite e di un piccolo servizio guardaroba, a disposizione delle persone accolte. Il servizio riaprirà lunedì 18 novembre 2019 e sarà attivo fino a domenica 5 aprile 2020.

L’accoglienza per i non residenti ad Arezzo è divisa in due filoni: chi ha una storicità di rapporti con la città, avrà accesso alle dimore invernali nei locali gestiti da Caritas a partire dal 18 novembre. Chi è solo di transito ad Arezzo, potrà usufruire di un pass di accesso al dormitorio valido per quindici giorni.

Caritas: "Molti non lo useranno più perché adesso hanno una casa"

Le cifre del 2018

Il dormitorio di piazza San Domenico, lo scorso inverno, è rimasto aperto dal 4 dicembre 2018 al 7 aprile 2019 per un totale di 124 notti. Secondo quanto censito da Caritas, il servizio di accoglienza notturna è stato reso possibile solo grazie ai 68 volontari che hanno svolto il servizio di vigilanza nella fascia oraria 20-8. A questi vanno aggiunti i 25 che si sono occupati della pulizia dei locali. 
 

"Il rilascio di un pass - si legge nel rapporto Disincanto, report sulle povertà 2019 - ha permesso di incontrare preventivamente ed ascoltare le persone che hanno poi usufruito della struttura".

Inoltre lo scorso anno sono state previste anche delle modalità di accesso emergenziali per una sola notte senza bisogno di ottenere prima il pass. In questo senso sono state accolte 33 persone. 
A tutti gli ospiti oltre ad essere garantito un posto letto, sono state offerte bevande calde, servizio docce e (periodicamente) anche dei controlli sanitari.
Le persone correttamente registrate sono stati 50: 42 uomini e 8 donne. Gli italiani hanno rappresentato il 40,2% dei richiedenti, i nigeriani il 5,7%, i marocchini 9,3%, i pakistani 16,1%, romeni 14,8% (altre nazionalità 13,9%). 
I pernottamenti regolarmente registrati sono stati 1.892 mentre 552 sono quelli di persone senza pass. 

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