New Delhi: sono 36 i morti in Toscana. L'esperto: "Servono regole d'igiene nelle scuole"
E' l'appello degli infettivologi della Sita (Società italiana di terapia antinfettiva) dopo che in Toscana si è registrata un'esplosione da New Delhi Metallo-beta-lactamase (enzima che rende i batteri resistenti) con ben 36 decessi e 90 pazienti colpiti
Fare di più per contrastare l'antibiotico-resistenza in Italia, partendo dalle scuole.
E' l'appello degli infettivologi della Sita (Società italiana di terapia antinfettiva) dopo che in Toscana si è registrato un outbreak (un'esplosione) da New Delhi Metallo-beta-lactamase (enzima che rende i batteri resistenti) con ben 36 decessi e 90 pazienti colpiti.
L'infettivologo di Arezzo: "Vi spiego come si previene"
Non è la prima volta che il nuovo ceppo di batteri intestinali (Escherichia Coli e Klebsiella) è isolato in Italia - riporta una nota Adnkronos - ma è la prima volta che si sono verificati tanti casi in così poco tempo, dicono gli specialisti Sita.
New Delhi, un caso anche nell'Aretino
Dal congresso nazionale a Napoli, gli esperti sottolineano la necessità di incentivare la ricerca e lo sviluppo di antibiotici innovativi e di portare nelle scuole strategie educative di buona prassi igienica.
Sicurezza del paziente: cosa fare con New Delhi
Tutti noi infettivologi lanciamo un appello accorato: adesso che l'educazione civica entra di nuovo nelle scuole, va usata anche per la salute - dichiara Matteo Bassetti, direttore Clinica di Malattie infettive dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine e nuovo presidente della Sita - è necessario tornare ad insegnare le buone regole dell'igiene, che sono il primo baluardo per arginare la diffusione di infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, e del buon uso degli antibiotici. Il secondo appello è rivolto ai governi e alle Istituzioni perché trovino soluzioni per premiare le aziende farmaceutiche che investono in ricerca e sviluppo di nuovi antibiotici. Oggi assistiamo alla 'globalizzazione' dei batteri resistenti: questi microrganismi si spostano con le persone colonizzate e con i pazienti. Abbiamo estremo bisogno di antibiotici innovativi.