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La polemica / Sansepolcro

A Sansepolcro un luogo per i "Martiri delle Foibe". La reazione di Insieme Possiamo

L'accusa, da parte dei rappresentanti di Insieme Possiamo, è quella di strumentalizzare un fatto a scopi politici, dimenticando il contesto in cui si è sviluppato

"La mozione presentata a Sansepolcro da Fratelli d’Italia e approvata nell’ultimo consiglio comunale per l’intitolazione di un sito urbano “Ai martiri della foibe” ci pone inevitabilmente una riflessione sull’uso delle parole e sulla memoria storica del nostro paese. Lampante è l’utilizzo del termine “martiri” anziché “vittime” tipico da parte della destra più estrema." Questa la riflessione del movimento politico biturgense Insieme Possiamo che aggiunge: "Anche un bambino può facilmente trovare nel dizionario la definizione di “Martire” ovvero colui che è morto per avere testimoniato la fede o un ideale nonostante una persecuzione. Dunque ci chiediamo chi siano i “martiri” delle foibe da ricordare per Fratelli d’Italia. Forse le personalità del Partito Fascista che sin dal 1923 operarono per un'italianizzazione fascista ed una pulizia etnica delle minoranze del confine orientale e che poi subirono vendetta? Memoria tristemente corta per Sansepolcro in cui proprio per il lavoro fatto per la pace tra i popoli d'Italia e Jugoslavia, in passato due sindaci (Goretti e Del Furia) furono decorati con una delle massime onorificenze dello stato balcanico e non è un caso che la strada del cimitero ricordi il Trattato di Osimo che chiuse un lungo periodo di conflittualità. Il consiglio comunale riunito il 28 Dicembre pare non ricordare che il cimitero della città custodisce un sacrario con 446 urne zincate con i resti di altrettanti cittadini slavi, provenienti da tutte le zone dello stato balcanico, morti in Italia durante la guerra e la detenzione nei campi di concentramento. Pare non ricordare che nel campo di concentramento dei Renicci vennero reclusi nelle peggior condizioni fino al 1943 più di 10000 civili jugoslavi, per lo più rastrellati dalle truppe italiane in Slovenia. Pare non ricordare che se non ci fosse stato il fascismo, se non ci fosse stata la guerra, non ci sarebbero neanche state le vittime delle foibe. Pare però prestarsi facilmente alle strumentalizzazioni di Fratelli d’Italia, della peggior destra che vuol ricordare solo una parte della storia, solo alcuni eccidi, solo i cosidetti martiri e non le vittime. Una destra che purtroppo così facendo è la migliore erede del momento più basso della nostra storia.

Prima di essere accusati di essere di parte ci piace ricordare che “Insieme Possiamo” non si è mai sottratta alla valorizzazione della giornata del 10 febbraio ma senza decontestualizzarla dal quadro storico. Negli ultimi anni l'assessore Marconcini ha preso parte a tutti gli eventi costruiti dall'amministrazione comunale in occasione del Giorno del Ricordo. Ancora prima, nel 2006, l'ex presidente del consiglio comunale Guerrini, assieme ad una delegazione composta anche da consiglieri di Alleanza Nazionale, organizzò un percorso della memoria che portò una delegazione di Sansepolcro alla Foiba di Basovizza. Quel giorno il cammino iniziò da Renicci, poi dal cimitero di Sansepolcro per infine visitare il sacrario di Gonars, la Risiera di San Sabba e infine Basovizza. La storia è fatta di cause ed effetti. Analizzarne solo una parte significa strumentalizzarla."

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