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Piano strutturale intercomunale di Subbiano, il centrodestra: "Errori macroscopici da correggere"

Le opposizioni attaccano l'amministrazione comunale: "E' soltanto una generica previsione di un mondo delle meraviglie"

Il centrodestra per Subbiano esprime le proprie preoccupazioni derivanti dalla adozione del nuovo piano strutturale intercomunale.

Il centrodestra per Subbiano è fortemente preoccupato dal nuovo piano strutturale intercomunale dei comuni di Subbiano e Capolona. In primo luogo: nella relazione generale al Piano ad un certo punto si afferma in modo ambiguo che è volontà delle due amministrazioni di garantire “la continuità territoriale, non solo intesa a livello amministrativo”.

Questa frase ci porta a pensare che si voglia far rientrare dalla finestra ciò che tutti i cittadini con libera scelta hanno fatto uscire dalla porta, e cioè la fusione dei due comuni. Il centrodestra di Subbiano ribadisce il proprio NO alla unificazione amministrativa dei Comuni di Subbiano e Capolona. In questo senso i due sindaci stanno ingenerando equivoci. In secondo luogo appare che ai tecnici progettisti del piano sia stato eccessivamente concesso di appiattirsi sui principi che sono frutto del dominio politico/culturale nella Regione Toscana che tende a rendere oppressivo e limitante l’esercizio della autonomia progettuale di una amministrazione, da cui consegue che questo Piano è del tutto incapace a essere uno strumento di sviluppo. 

Nell’ambito del quadro conoscitivo, in premessa allo studio del nuovo piano, i progettisti fanno una oggettiva ed impietosa disamina della situazione attuale derivante dalle scelte storiche della sinistra subbianese, essendo la stessa stata l’unica protagonista dei piani regolatori. L’introduzione di fatto è una palese dichiarazione di fallimento della gestione urbanistica del territorio, dicendo palesemente che le “.... pregresse pianificazioni hanno gestito l’aumento demografico …. ma hanno perso di vista il disegno organico e complessivo della città in formazione, portando ad una commistione di spazi ed usi non compatibili tra loro ….”. 

Non di meno possiamo dire sulle scelte strategiche dichiarate nell’attuale piano adottato, delle quali non si ha alcuna traccia riferibile ad una strategia attuativa e sostenibilità delle stesse. Ci riferiamo in particolare all’oggettivo problema dei collegamenti trasversali del territorio, per i quali sono state individuate delle soluzioni palliativo (dicasi n.2 sopra passi pedonali e ciclabili) ai vertici Nord e Sud del territorio, lasciando inalterato tutto il resto, dove gli attraversamenti pedonali e ciclabili sono esercitati in condizioni di oggettivo pericolo. 

Altresì la grande scelta della delocalizzazione degli stabilimenti industriali a Nord del capoluogo di Subbiano (scelta condivisibile in linea di principio) a beneficio dell’area industriale di Castelnuovo, il tutto senza indicare una precisa strategia attuativa, facendo uso solo di verbi generici e prevedendo altresì un meccanismo di “perequazione di natura economica” di fatto a favore del solo Comune di Capolona che alimenterà una serie di problematiche di natura economica e legale. Della serie, costruisci a Subbiano e parte dei proventi andranno a finire in un fondo comune (si dice destinato alle nuove opere infrastrutturali intercomunali) di cui beneficerà anche il Comune di Capolona.

Queste scelte confuse rischiano di compromettere l’importante previsione, il tutto a scapito del Comune di Subbiano. Ancora nulla si può comprendere con ragionevole certezza, nemmeno sulle scelte di riorganizzazione dei servizi. Il centrodestra per Subbiano non può poi non rilevare come un capitolo dolente sia quello delle aree sportive, dove di fatto si vanno a prevedere doppioni al limite Nord del territorio (marginalizzando così la funzione), più a voler garantire una porzione per ciascuno che per logica urbanistica e di gestione dei servizi. Questo piano di intercomunale ha ben poco. 

Il centrodestra per Subbiano in buona sostanza ritiene che il piano sia una generica previsione di un mondo delle meraviglie, in buona parte inattuabili e/o incomplete, laddove necessarie, che però introduce delle situazioni di vincolo che renderanno ancora più difficili anche le iniziative più elementari e, soprattutto, così come formulato, lascia inquietanti ampi margini discrezionali a chi sarà chiamato alla gestione della sua attuazione, con rischi di trattamenti sperequati e differenti a secondo di chi sia il latore della proposta, se più o meno gradito all'amministrazione. Il centrodestra per Subbiano si impegna ad intervenire, una volta tornato al governo, ad attuare tutti gli iter necessari per modificare i macroscopici errori commessi in questo piano strutturale, che potrebbe essere l'ennesimo tappo alla necessaria riorganizzazione funzionale e territoriale nonché necessario sviluppo del Comune di Subbiano.

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