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Capodanno tra restrizioni e piazze vuote. L'assessore: "Obiettivo 2022? Una grande festa estiva"

Il Comune di Arezzo, in accordo con forze dell'ordine e prefettura, ha annunciato da tempo di non voler organizzare manifestazioni pubbliche per i festeggiamenti del 31 dicembre e 1° gennaio

Capodanno 2022 sarà ancora una volta ricordato per l'assenza dei grandi eventi pubblici. Arezzo, così come il resto dei capoluoghi italiani, terrà un basso profilo. Già un mese fa l'amministrazione comunale, di concerto con la prefettura e forze dell'ordine, aveva annunciato che non sarebbe stato né possibile né sicuro realizzare il grande evento pubblico per accogliere l'anno nuovo. Le ragioni, così come spiegato in quel momento, sono da rintracciare nelle difficoltà logistiche legate alla realizzazione di un'iniziativa a numero chiuso oltre all'andamento crescente della curva epidemica. "Qualsiasi festa avessimo organizzato - ribadisce l'assessore comunale di Arezzo, Federico Scapecchinon sarebbe stata una vera festa. Questo lo dico perché, nel caso, avremmo dovuto optare per un evento a numero chiuso. Va da sé che contingentare gli ingressi e controllare ogni partecipante sarebbe stato problematico oltre che poco sicuro perché avremmo dovuto gestire anche eventuali assembramenti e calche. Inoltre, quando abbiamo preso questa difficile decisione, c'era già sentore che i contagi avrebbero ripreso a crescere. Purtroppo, è evidente a tutti, siamo arrivati a questo punto".

La scelta presa dall'amministrazione aretina è stata poi fatta propria anche da altre città italiane fin tanto che, di queste ultime ore, è stata ufficializzata anche dal governo Draghi che, al fine di contenere il diffondersi del Covid, ha imposto rigore e vietato feste di piazza.

Un buon proposito per il 2022

"Appena ci siamo insediati come giunta, ero l'ottobre 2020, la città si apprestava a vivere la notte di Halloween - spiega ancora l'assessore Scpecchi - ricordo che le difficoltà pandemiche in quel momento erano davvero innumerevoli e scelsi di lanciare un appello a tutti i giovani affinché portassero pazienza e rinunciassero ai festeggiamenti del 31 ottobre. In quella stessa circostanza promisi che, non appena la "storia Covid" fosse stata archiviata, avrei fatto quanto possibile per organizzare un grande evento pubblico. Ad oggi non sono ancora riuscito a mantenere la mia promessa. È vero abbiamo ripreso ad organizzare manifestazioni, concerti e serate ma, purtroppo, l'emergenza sanitaria non ci ha permesso di fare tutto quello che volevamo. Per questa ragione mi auguro vivamente che l'estate 2022 possa essere ricordata per la grande festa che ancora non abbiamo fatto e che desidero tanto realizzare".

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