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Tennis in carrozzina, l'aretina Giulia Capocci trionfa al torneo di Padova

Il Ct Giotto festeggia con Giulia Capocci la vittoria del torneo nazionale di tennis in carrozzina "Città di Padova". La manifestazione, giunta alla sedicesima edizione, ha riunito alcuni tra i migliori tennisti italiani della disciplina ma...

Il Ct Giotto festeggia con Giulia Capocci la vittoria del torneo nazionale di tennis in carrozzina "Città di Padova". La manifestazione, giunta alla sedicesima edizione, ha riunito alcuni tra i migliori tennisti italiani della disciplina ma l'atleta montevarchina, in forza nel circolo aretino, è stata la vera sorpresa con una prestazione eccellente conclusasi con il successo in finale sul bresciano Fabrizio Zola.

Questa affermazione, tra l'altro, acquisisce un valore particolare per una doppia motivazione: Capocci era l'unica ragazza in un tabellone formato da soli uomini e si trattava del suo esordio assoluto in un torneo in carrozzina. Classe 1992, l'atleta fino a pochi anni fa era una valida rappresentante del tennis valdarnese e stava frequentando i corsi per diventare istruttrice nazionale, ma una malattia ne ha limitato i movimenti e ne ha così bloccato la carriera. Anziché demoralizzarsi, Capocci ha rapidamente ripreso la racchetta in mano e, pur su una carrozzina, ha riniziato ad allenarsi quotidianamente affidandosi ai tecnici del Ct Giotto. Dopo qualche mese di preparazione, il torneo nazionale di Padova doveva rappresentare un banco di prova per testarne la preparazione e le qualità, ma alla fine è arrivata una meritata vittoria.

«Sono felice di aver rivissuto le emozioni e le sensazioni di qualche anno fa - afferma Capocci, - con l'unica differenza che prima ero in piedi e ora sono seduta su una carrozzina. Quando la federazione ha accolto la mia richiesta di riprendere l'attività agonistica non ho perso tempo e ho subito ripreso ad allenarmi e a giocare, affidandomi ad uno staff tecnico preparato e competente come quello del Giotto coordinato da Jacopo Bramanti». Il valore di Capocci è stato immediatamente colto anche dal tecnico della nazionale italiana in carrozzina Alberto Setti che qualche settimana fa ha convocato la tennista ad un raduno a Modena e ha promesso di continuare a seguirla in tutti i suoi futuri passi. Il sogno è infatti quello di poter partecipare alle prossime ParaOlimpiadi di Rio de Janeiro, quanto meno nel doppio, e per questo motivo la valdarnese si sta preparando a vivere un 2016 ricco di appuntamenti internazionali: a febbraio volerà in Inghilterra per giocare due tornei, poi farà tappa in Svizzera e infine proverà a dare l'assalto al titolo italiano indoor. «L'ambizione è di scalare il ranking internazionale - aggiunge Capocci, - per provare a guadagnare l'accesso alle Olimpiadi. Per riuscire in questa impresa dovrò disputare tornei in tutta Europa e dunque mi auguro di poter fare affidamento su qualche sponsor che mi sostenga e che decida di scommettere su di me per accompagnarmi verso la realizzazione di questo sogno».

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