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Oltre 210 chilomentri corsi in 24 ore: il sogno azzurro di Francesca è diventato realtà

Pochi mesi per coronare un sogno. E' corso via veloce il tempo, come veloci sono state le falcate che Francesca Innocenti ha messo in fila a Belfast lo scorso 1 luglio, quando con la maglia azzurra sulle spalle ha disputato i mondiali di...

Pochi mesi per coronare un sogno. E' corso via veloce il tempo, come veloci sono state le falcate che Francesca Innocenti ha messo in fila a Belfast lo scorso 1 luglio, quando con la maglia azzurra sulle spalle ha disputato i mondiali di Ultramaratona. 24 ore di corsa ininterrotta, oltre 210 chilometri percorsi: un'impresa epica. La prima aretina nella storia a raggiungere un simile traguardo, una delle poche italiane.

"Con la maglia azzurra addosso - racconta Francesca - ho provato un'emozione unica. 24 ore sono tante, sono lunghissime: siamo partiti a mezzogiorno del 1 luglio e la competizione si è conclusa a mezzogiorno del 2. I momenti più difficili sono arrivati di notte: la stanchezza, il sonno, il bisogno di riposarsi. Ma poi pensavo che ero lì per rappresentare il mio Paese, che altri amici hanno lottato per conquistare quella maglia e non ce l'hanno fatta e così sono riuscita a superare quegli attimi di crisi".

Francesca, 35enne aretina, e ha iniziato a gareggiare nel 2011. Da ragazzina correva per le strade di campagna di Castiglion Fibocchi, senza obiettivi, ma solo perché amava farlo. Alla sua prima gara si fermò prima dei 7 chilometri, pagando l’inesperienza del principiante. Adesso è arrivata a correre ultramaratone di 24 ore, allendandosi con Luca Sala e rappresentando l'Italia.



Al mondiale dello scorso luglio, disputato in un circuito di un chilometro e 600 metri all'interno di un parco, ha corso 210 chilomentri e 168 metri: "Ad un certo punto la stanchezza era tale che mi sono detta, supero il mio record personale di 202 chilometri e poi mollo. Invece sono riuscita a non arrendermi e a portare a casa questo risultato". Ovvero il secondo posto tra le italiane e il 35esimo (su 131 donne iscritte) nella classifica generale.

"Il sogno è diventato realtà, anche se all'inizio stentavo a crederci. La convocazione in nazionale è arrivata lo scorso maggio. Ma mi sembrava qualcosa di impossibile. Prima di partire ho atteso che arrivasse la divisa che mi avevano spedito. Solo quando l'ho avuta tra le mani, l'ho provata e ho fatto un allenamento, ho realizzato che era tutto vero".

A Belfast con lei c'era il fidanzato, Marcello: si sono conosciuti proprio durante una ultra maratona. E da allora "corrono" la vita insieme.

Adesso, dopo un periodo di riposo, eccola pronta a nuove sfide: una proprio insieme al suo compagno in Tirolo. Dove stavolta disputeranno una maratona di "sole" 6 ore. Con una consapevolezza in più, che "quando si diventa azzurri, nel cuore si rimane azzurri per sempre".


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