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Stadio e Le Caselle all'Arezzo calcio fino al 2026. C'è l'accordo fra Comune e società

Vertice positivo a palazzo dei Priori fra la dirigenza amaranto e gli assessori Scapecchi e Merelli per la proroga della concessione. Previsti interventi di ristrutturazione e manutenzione su entrambi gli impianti

La concessione dello stadio e del centro sportivo Le Caselle, in scadenza a luglio del 2022, verrà allungata di quattro anni. L'Arezzo calcio ha già in gestione i due impianti ma la proroga era condizione imprescindibile per dare il via agli interventi di ristrutturazione.

Stamani la dirigenza amaranto ha avuto un altro incontro con il Comune. Il presidente Fabio Gentile, l'amministratore delegato Sabatino Selvaggio e il direttore generale Guglielmo Manzo sono saliti a palazzo dei Priori per definire gli ultimi dettagli burocratici con l'assessore allo sport Federico Scapecchi, l'assessore al bilancio Alberto Merelli e i tecnici dell'ufficio sport.

I tavoli di lavoro tra le parti, nel corso degli ultimi mesi, si sono intensificati, e il vertice di stamani può essere considerato la chiusura definitiva del cerchio. A questo punto, dopo il via libera della giunta, si potranno apporre le firme in calce ai documenti.

Gli uffici hanno completato l'iter riguardante le verifiche tecniche e sono stati approvati sia il cronoprogramma che il piano economico finanziario dei lavori previsti. L'Arezzo ha presentato un progetto dettagliato sul centro sportivo Le Caselle, dove per molto tempo gli abusi edilizi presenti avevano rappresentato un ostacolo insormontabile. Lì, nel giro di qualche mese, andranno ad allenarsi e giocare molte delle formazioni giovanili.

Per quanto riguarda lo stadio, invece, inizialmente verranno effettuati interventi di manutenzione non più rinviabili. Il maltempo e l'umidità sono problemi cronici e pesanti perché l'acqua filtra praticamente ovunque, sugli spalti e all'interno degli uffici della sede. La società ha intenzione di mettere mano sia alla tribuna che alla curva sud, dove già nei giorni scorsi sono stati perfezionati lavori di intonacatura.

Resteranno al loro posto, ovviamente, le associazioni che sono ospitate al Città di Arezzo: la sezione arbitri, il Museo Amaranto e il comitato Orgoglio Amaranto.

Con la nuova concessione, così come con quella in essere, l'Arezzo potrà sfruttare le torri faro come fonte di introiti. Su di esse infatti sono installati i ripetitori per i cellulari e le aziende di telefonia mobile pagano per sfruttare quella posizione. Il club amaranto si farà carico di tutte le utenze (acqua, luce, gas) e di tutta la manutenzione ordinaria, compresa la cura del campo.

Resta fuori dalla concessione il settore della maratona. Inagibile da quasi quindici anni, non è più nemmeno riqualificabile. L'unica soluzione sarebbe abbatterla e tirarne su una nuova, cosa per adesso priva di senso. La speranza quindi è rivedere l'Arezzo in categorie più consone al blasone e alla storia della società, con il restyling completo dello stadio che diventerebbe un'ipotesi più razionale e fattibile.

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