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Calcio, Spadafora prende tempo: "A giorni la decisione sugli allenamenti". Ripresa sempre più difficile

Al termine della riunione con i vertici del calcio italiano il ministro Spadafora rimanda tutto al confronto con il Ministero della salute e il comitato scientifico

Erano presenti tutte le componenti del mondo del pallone alla riunione che ha visto il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, raccogliere i pareri delle leghe, degli arbitri, dei medici e non solo. Tra gli altri, oltre a Gravina (presidente Figc), Sibilia (LND), Balata (serie B), era presente anche Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, oltre a Marcello Nicchi, numero uno degli arbitri.

"Ringrazio tutti i partecipanti alla riunione - ha detto il ministro al termine della riunione - ho ascoltato con grande attenzione le diverse posizioni emerse e nei prossimi giorni, dopo un confronto con il Ministro della Salute e il Comitato tecnico scientifico, emaneremo le disposizioni aggiornate in merito alla possibilità e alle modalità per una ripartenza degli allenamenti".

Necessario un altro confronto

Adesso sarà necessario un confronto con il ministro della salute Speranza e il comitato tecnico scientifico per portare una proposta definitiva al governo in vista del nuovo decreto. Impossibile pensare alla ripresa degli allenamenti in gruppo per uno sport di squadra come il calcio a partire dal 4 maggio. E questo vale per tutte le categorie. Il fatto di prendere tempo porterà a rinviare ulteriormente anche le ipotesi più ottimistiche che erano state presentate sul tavolo.

I fattori da tenere in considerazione

I giocatori sono fermi da fine febbraio, quindi due mesi. Tornare in forma richiederebbe almeno una preparazione di almeno due settimane, ma se il 4 maggio questa non inizierà è impossibile pensare di assistere ad un incontro ufficiale per la fine dello stesso mese. Un'altra difficoltà è poi rappresentata dal calendario. Per concludere la stagione entro fine luglio occorre individuare 11 giornate (per la regular season), magari anche con turni infrasettimanali per poi procedere agli spareggi, che a questo punto potrebbero essere eventuali o con formula ridotta dove previsti. Superare il 30 giugno significherebbe anche apportare modifiche ai contratti e ai trafserimenti in prestito che scadono proprio in quel giorno.

E poi c'è da tenere in considerazione l'ormai famoso protocollo che imporrebbe una sorta di maxi ritiro a tutte le squadre con monitoraggio continuo di giocatori, staff tecnico, dirigenti e personale adetto alla logistica e non solo che dovrà poi affrontare le trasferte. Come viaggiare in sicurezza? Dove alloggiare anche in zone con ancora un alto numero di contagi? Difficoltà e problemi che possono essere forse attuti in serie A ma in B, in Lega Pro e tra i dilettanti? Ecco perchè oltre alle tempistiche la ripresa è dura nonostante l'input della Uefa e il desiderio del massimo campionato.

I presidenti di serie C compatti

I patron delle 60 formazioni di Lega Pro, almeno la maggioranza, era stata chiara chiedendo lo stop immediato del torneo, con nuove riforme per aiuti in ambito economico, studiando poi come ripartire dopo l'estate e solo potendo garantire l'accesso del pubblico negli impianti sportivi.

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