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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio

Un anno dopo Serrotti sale in B. La Reggio Audace batte il Bari di misura

Dal fallimento alla promozione. In due anni la formazione granata torna tra i cadetti. Finale decisa dalla rete di Kargbo

Due estati fa la Reggio Emilia sportiva, quella del calcio, registrava problematiche finanziare che ne portarono all'estromissione dal campionato di serie C. La neonata Reggio Audace che al primo anno in serie D in un girone a dir poco tosto con Modena e Pergolettese (tutte promosse) riesce comunque ad essere ripescata. L'anno del centenario è di quello da non fallire e la truppa di Massimiliano Alvini, uno che in passato venne più volte accostato all'Arezzo, ha fatto centro.

La Reggio Audace dell'ex amaranto Matteo Serrotti e dell'aretino Riccardo Martinelli torna dopo 22 anni dall'ultima volta in serie B. La finale playoff allo Mapei Stadium si tinge di granata grazie alla rete del solito scoppiettante Kargbo. Un classe 1999 in prestito dal Crotone che in Emilia è andato in doppia cifra a forza di 'aprire il gas' quando ha campo aperto, ma non solo. Suo il colpo di testa vincente ad inizio ripresa per piegare il Bari che già nel primo tempo aveva sofferto e non poco quel ragazzo della Sierra Leone.

I galletti, che tra le loro fila avevano un aretino come Luca Cacioli e l'ex amaranto Eugenio D'Ursi, nella ripresa hanno reclamato per un gol annullato ad Antenucci per un tocco con la mano in area ospite. L'arbitro decide per l'ammonizione del numero sette biancorosso ma soprattutto per l'annullamento del gol siglato dallo stesso Antenucci.

Al 95' esplode la festa al Mapei Stadium. Serrotti e Martinelli, rimasti in panchina, fanno festa con tutti i loro compagni e i tifosi rimasti fuori dall'impianto sportivo. La Reggio Audace dopo due anni dal fallimento è tornata, è tornata in serie B.

Niente male per l'ex centrocampista dell'Arezzo che nell'estate del 2018 era arrivato dalla serie D, in prova, e aveva convinto tutti tanto da meritare un posto da titolare. Serrotti, da Scandicci ad Arezzo, era diventato un punto fermo. Niente male nemmeno per Riccardo Martinelli, uno che ha fatto la gavetta dal Cesena al Bellaria, vivendo le difdicoltà economiche del Rimini, alcune stagioni con il Prato e poi l'esperienza con la Lucchese, altra situazione in cui le vicende finanziarie si legarono a quelle calcistiche. Per loro due e per Reggio Emilia ecco una notte da ricordare dopo aver battutto la corazzata Bari.

REGGIO AUDACE (3-4-1-2): Venturi; Spanò, Rozzio, Costa; Libutti (72' Staiti), Rossi (72' Lunetta), Varone (86' Espeche), Favalli (65' Kirwan); Radrezza; Zamparo (65' Marchi), Kargbo.
A disposizione: Narduzzo, Martinelli, Pellizzari, Serrotti, Zanini, Valencia, Scappini.
Allenatore: Alvini.

BARI (4-3-1-2): Frattali; Ciofani, Sabbione, Di Cesare, Costa; Maita (66' Scavone), Schiavone (66' Bianco), Hamlili (76' Terrani); Laribi; Simeri (Costantino 7', 76' D'Ursi), Antenucci .
A disposizione: Marfella, Liso, Perrotta, Corsinelli, Berra, Folorunsho.
Allenatore: Vivarini.
Arbitro: Daniele Paterna di Teramo (Gabriele Nuzzi di Valdarno - Marco Trinchieri di Milano). Quarto uomo: Matteo Marcenaro di Genova.
RETI: 50' Kargbo.
Note - Recupero: 2' + 5'. Ammonizioni: 34' Rossi, 57' Antenucci, 73' Staiti, 88' D'Ursi, 94' Costa A. Espulsioni: Vivarini.

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