Illecito sportivo, il Figline perde la serie D. L'Arezzo può ritrovarsi il Livorno nel girone

Il tribunale federale territoriale ha condannato il Figline alla retrocessione all'ultimo posto della poule promozione, revocando la conquista della serie D. Non solo, i giudici hanno stangato anche dirigenti e giocatori: inibizione per cinque anni all'ex ds Emiliano Frediani, tre anni all'allenatore Marco Becattini e tre anni al presidente Simone Simoni. Due anni di squalifica ai calciatori Burzagli, Privitera e Saitta.

Il club valdarnese era accusato di illecito sportivo in relazione alla partita di poule promozione contro il Tau Altopascio, persa appositamente per 5-1 per garantirsi la serie D grazie alla combinazione della differenza reti nel girone a tre di cui faceva parte anche il Livorno.

Proprio i labronici adesso fanno festa. Manca ancora l'ufficialità, ma è praticamente certo il ripescaggio della società amaranto in serie D. Il sindaco Luca Salvetti ha celebrato il salto di categoria con un post su facebook e la tifoseria attende la buona notizia dopo le delusioni degli anni scorsi, con la perdita del professionismo e le difficoltà impreviste nel torneo di Eccellenza.

In attesa della composizione dei gironi, prende corpo l'ipotesi che il Livorno possa finire nel gruppo dell'Arezzo, riportando agli onori della cronaca un derby di grande tradizione che nei tornei dilettanti non c'è mai stato. 

Il probabile girone E, alla luce degli ultimi accadimenti, dovrebbe comprendere tre squadre umbre (Città di Castello, Orvietana, Trestina), tre laziali (Flaminia, Montespaccato, Ostiamare) e ben dodici toscane (Arezzo, Livorno, Follonica Gavorrano, Ghiviborgo, Grosseto, Mobilieri Ponsacco, Pianese, Poggibonsi, Real Forte Querceta, Sangiovannese, Seravezza, Terranuova Traiana).