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Calcio

'Dilettanti e professionisti, la differenza tra questi due mondi'. Allenatori e preparatori dei portieri a confronto

Al centro del dibattito una delle questioni più spinose del mondo del calcio: la differenza tra professionisti e dilettanti

Lunedì 22 Novembre si è tenuta presso la sala degli arbitri della sezione di Arezzo un importante evento dal titolo “Dilettanti e professionisti, la differenza tra questi due mondi”. La serata, completamente gratuita per i partecipanti, e svolta nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, è stata organizzata in collaborazione tra l’Associazione Italiana degli Allenatori di calcio (AIAC) della sezione di Arezzo e dall’Associazione dei Tecnici Portieri di Calcio (ATPC), ed ha visto al centro del dibattito una delle questioni più spinose del mondo del calcio: la differenza tra professionisti e dilettanti. Sono stati complessivamente una cinquantina gli interessati ed addetti ai lavori che hanno risposto presente non solo a livello territoriale ma anche da più zone di Toscana ed Umbria, a dimostrazione che dopo questa pandemia c’è ancora tanta voglia di confrontarsi, di conoscere e di parlare di calcio, al fine di riuscire a perfezionare sempre di più questo sistema. Il tema della serata è stato minuziosamente analizzato prendendo in considerazione tre punti di osservazione diversi, quello dell’allenatore, quello del tecnico dei portieri e quello del portiere, ed i tre ospiti specializzati che hanno interagito a 360 gradi con la platea sono stati nell’ordine: Loris Beoni, a rappresentanza dell’ Aiac, aretino doc, allenatore professionista di grandissimo spessore ed esperienza, il quale attraverso la professionalità che lo contraddistingue, ha messo in evidenza non solo le differenze evolutive a livello tattico negli anni per l’allenatore e per il portiere, ma anche l’importanza della condivisione ed il confronto a livello di staff tecnico per il bene e l’accrescimento comune; Fabrizio Vivaldi attuale tecnico dei portieri del Livorno Calcio in rappresentanza degli allenatori dei portieri; Guido Pulidori portiere del Livorno Calcio, attualmente nei dilettanti, con trascorsi importanti in società professionistiche come Catania e Carrarese, il quale grazie a queste esperienze ha potuto portare all’attenzione dei presenti quali siano le problematiche che un portiere può trovare nelle diverse categorie. Queste le parole di Massimiliano Magi, presidente dell’Atpc, in merito alla riuscita dell’evento: “E’ stata una serata molto apprezzabile, che ha visto coinvolte più associazioni. In primis è nostro dovere ringraziare l’Associazione Italiana Arbitri della sezione di Arezzo, che grazie alla loro disponibilità ha reso possibile lo svolgersi di questo evento, perché come una partita non si può svolgere senza arbitro, anche questo evento, senza la loro ospitalità, non si sarebbe potuto svolgere. Il secondo doveroso ringraziamento va all’ Aiac di Arezzo, sempre alla ricerca di nuovi stimoli affinché tutti i nostri allenatori del territorio siano sempre aggiornati e tutelati, oltre che pronti a rispondere alle loro necessità. Per ultimo, ma non per importanza, a tutti i partecipanti che sono stati davvero in tanti a rispondere presente, a dimostrazione che il tema della serata è stato centrato in pieno ed analizzato alla perfezione da ospiti e platea. Una tema caro a tutti, quello dei dilettanti, che sono una categoria nella categoria, andando dalla Serie D alla Terza, suddivisibili quindi in alto, medio e medio-basso livello, come ha sottolineato un partecipante, ed ogni fascia ha le proprie criticità esecutive. L’aspetto piacevole, alla fine di tutto il dibattito, è stato l’emergere di ciò che fa davvero la differenza, indipendentemente dalla categoria, ovvero la determinazione, la voglia di mettersi in discussione e la piena collaborazione tra gli staff per alzare il livello”.

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