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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Ghinelli vaccinato in Usa, Gamurrini: "Voleva fare il furbetto e saltare la fila"

E' scaturito un forte dibattito pubblico sull'opportunità o meno del sindaco di vaccinarsi in America e sulla telefonata fatta all'Asl di Arezzo per chiedere la somministrazione quando la sua fascia d'età non era ancora prevista

Continua a far discutere la notizia che il sindaco si sia vaccinato nel corso di uno di uno dei suoi ultimi viaggi in America. Secondo le sue stesse dichiarazioni, rilasciate a Radio Fly, avrebbe avuto l'unica dose prevista del siero prodotto da Johnson & Johnson grazie al fatto di essere sposato con una cittadina americana.

C'è chi ha commentato dicendo che avrebbe fatto bene a vaccinarsi prima possibile, altri che invece gli contestano la scelta fatta anche perché presumibilmente nello stesso periodo per la sua fascia d'età erano aperte le prenotazioni anche in Toscana. Nello specifico coloro che sono nati tra il 1952 e il 1956 si sono visti aprire il portale delle prenotazioni il 5 maggio alle 9 di mattina.

Altro punto particolarmente discusso è stato quello relativo alla richiesta che lo stesso sindaco ha fatto all'Asl (richiesta che però non si sa a quando risalga) per chiedere di poter essere vaccinato. "L'ho richiesto alla Asl ma molto glacialmente mi è stato risposto che non rientravo nelle categorie che avevano diritto di essere vaccinate per prime - ha spiegato ai microfoni di RadioFly Ghinelli - La cosa mi ha dato fastidio ma non ho voluto fare polemica. Appena ho potuto farlo, ripeto legittimamente, l'ho fatto."

Ma subito è arrivata anche la spiegazione del direttore generale dell'Asl Antonio D'Urso:

"Al momento della sua richiesta, il sindaco non rientrava in nessuna delle categorie vaccinabili (i sindaci non lo erano). L'Asl non è stata glaciale ma ha rispettato le regole. Se Alessandro Ghinelli avesse atteso l'apertura dell'agenda regionale per la sua classe d'età, sarebbe stato vaccinato come tutti gli altri. La scelta di farlo negli Usa è stata sua e non certo determinata dalla Asl Tse."

A rincarare la dose del dibattito pubblico che ne è scaturito c'ha pensato l'ex vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini in uno dei suoi tanti post di contestazione dopo la rottura, avvenuta nel corso del primo mandato Ghinelli, del rapporto col sindaco. Gamurrini non risparmia critiche e usa parole come "furbetto" e "saltare la fila" arrivando addirittura a chiedersi "perché non c'è rimasto?" (In America, ndr).

E in questo post l'ex vice di Ghinelli spiega anche che "lavorare con chi è un assente cronico non diverte ed è uno dei principali motivi per cui ho smesso."

Dall'attuale opposizione in consiglio comunale si leva la voce di Donella Mattesini del Pd:

"Ma che sindaco abbiamo? - si domanda - Un sindaco che qualche giorno fa ad una altra trasmissione radiofonica risulta aver detto che stava aspettando, da bravo cittadino, il proprio turno. Che sindaco è quello che cerca di approfittare del proprio incarico istituzionale per passare avanti a tutti gli altri? Oltretutto non correva neanche rischi connessi al suo mandato perchè per settimane e settimane non risulta essere stato in Comune, connettendosi via social. Per poi andare negli Usa. E gli anziani? e le persone fragili? Tutte quelle persone a rischio? W tutte le persone che hanno continuato ad andare a lavorare nelle aziende? Potrei scrivere fiumi di parole tanto sono indignata, ma credo che non ce ne sia bisogno. Rimane il fatto di un sindaco che cerca di usare il suo ruolo per passare avanti a tutti. Di un sindaco che va in America facendo finta di essere ad Arezzo. Di un sindaco che per trasparenza e rispetto doveva dire che si era vaccinato negli Usa."

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