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Scuola materna a Soci, centrosinistra: "Doppia occasione persa per Bernardini"

Nota del gruppo consiliare Centro Sinistra  Bibbiena Nell'ultima seduta del Consiglio Comunale di Bibbiena la Giunta Bernardini ha presentato, con urgenza, la delibera per avviare il procedimento per la realizzazione della nuova scuola materna a...

Nota del gruppo consiliare Centro Sinistra Bibbiena

Nell'ultima seduta del Consiglio Comunale di Bibbiena la Giunta Bernardini ha presentato, con urgenza, la delibera per avviare il procedimento per la realizzazione della nuova scuola materna a Soci.

Che una scuola materna a Soci sia necessaria e urgente è fuori discussione. Caso mai bisognerebbe chiedere a Bernardini perché lo scopre solo ora, visto che nella delibera di maggio 2017 tale opera veniva messa con priorità tre, cioè tra quelle meno urgenti.

Da cosa deriva ora l'urgenza? Guarda caso dal fatto che un privato ha presentato un progetto per realizzarla con project financing. ( Per inciso con un progetto nuovo rispetto a quello già presente nella programmazione del Comune)

Come gruppo di centro sinistra ne abbiamo chiesto il rinvio, non certo per ritardare il tutto, ma per rendere davvero possibile, e in tempi brevi, l'intervento all'interno della piena legittimità e senza successivi intoppi.

Due sono state le nostre motivazioni:

1- Un motivo di opportunità politica. A fine settimana si terrà il referendum per la fusione dei comuni. Avviare ora una iniziativa che accenderà un debito trentennale ( costo complessivo del project : 2.680.000,00 con canone annuo per 30 anni di € 88.600,00 iva inclusa) non sembra rispettosa degli altri comuni interessati alla fusione. Volevamo che fossero coinvolti tutti i soggetti che potrebbero essere poi destinatari degli effetti di questa delibera.

2- Un motivo di opportunità tecnico/giuridico. I pareri dei tecnici comunali sono favorevoli ma condizionati: presentano notevoli riserve sia giuridiche che finanziare tanto che è stato richiesto un parere al competente organo ministeriale sulla suddetta operazione. Anche se tale parere non risulta necessario per l'approvazione in Consiglio dell'atto di indirizzo, ma solo per la successiva approvazione del progetto in Giunta, ci è sembrato opportuno attendere tale parere in modo tale che la fretta della giunta Benardini non rischiasse – poi - di essere un boomerang e di ritardare e bloccare successivamente l'attuazione del progetto.

Per inciso: il rinvio non avrebbe avuto nessuna conseguenza ( neppure economica) per una eventuale ripresentazione del project da parte del privato non avendo lo stesso, come si evince dalla documentazione allegata alle delibera, prestato nessuna cauzione a garanzia, ma solo un impegno a farlo.

L'arroganza con cui la giunta Bernardini ha rinnegato ogni confronto getta molte ombre sulla trasparenza di questa amministrazione e sulla sua capacità di dialogo e di confronto.

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