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"Sui ponti la Provincia di Arezzo è palesemente in ritardo"

I consiglieri regionale del Pd Vncenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis tornano sulla polemica alimentata dall'opposizione in Regione. Sottolineando "le mancanze dell'amministrazione Chiassai"

Nota dei consiglieri regionale del Pd Vncenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis, che tornano sulla polemica dei ponti. "Regione all’avanguardia, Provincia di Arezzo palesemente in ritardo", dicono.

“Non siamo soliti alimentare polemiche politiche senza costrutto - si legge - se non quando siamo costretti a rispondere alle affermazioni senza fondamento che leggiamo sulla stampa a firma di consiglieri regionali appartenenti alla parte politica della presidente Chiassai, ma certo non possiamo tacere di fronte ai ritardi della Provincia rispetto a opere che sono importanti per la sicurezza dei cittadini e per le quali ci siamo battuti negli scorsi anni”.

In questo modo, il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli e la Presidente della commissione infrastrutture Lucia De Robertis rispondono alla presidente della Provincia di Arezzo sul tema dei ritardi nei lavori per la messa in sicurezza di alcuni ponti lungo la Sr 71.

“In particolare – proseguono Ceccarelli e De Robertis - dopo la drammatica vicenda del Ponte Morandi, la Regione Toscana fu la prima in Italia ad avviare un programma in collaborazione con Università e Ordine degli ingegneri, per avviare un monitoraggio sulle strade regionali, anche grazie alla firma di un protocollo d’intesa con le associazioni dei comuni e delle province. Il lavoro fu realizzato nel 2019 definendo un modello che è stato successivamente ripreso dal Ministero per elaborare le linee guida nazionali. Grazie a quel lavoro già nel bilancio del 2020, come è facile constatare dagli atti, la Regione assegnò alle province le risorse per intervenire sui ponti più bisognosi di manutenzione. Cinque di questi erano in provincia di Arezzo. Da quel momento in avanti la Provincia avrebbe potuto iniziare la progettazione, ma evidentemente non è stato fatto, come invece accaduto in altre province. Questi sono i fatti. Oggi la Provincia di Arezzo chiede ulteriori finanziamenti per coprire i maggiori costi, ma a leggere la risposta dell’assessore Baccelli ad una nostra interrogazione, la Provincia di Arezzo non ha neanche risposto ad una nota della Regione dello scorso 3 agosto con la quale si chiedeva alla Provincia di Arezzo la formale comunicazione di avvio della progettazione, al fine di poter procedere alla liquidazione della prima quota di finanziamento. Ciò detto, stia tranquilla la presidente Chiassai che non siamo soliti trascurare i problemi del territorio, ma i tempi sono difficili e non è pensabile immaginare che la Regione sia un bancomat al quale si attinge per far fronte alle proprie carenze”.

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