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Perdita nelle tubature in Corso Italia a San Giovanni. Lavori in corso, la polemica del M5S

"Informiamo i cittadini del Comune di San Giovanni Valdarno che i nostri tecnici hanno individuato il guasto che da questa mattina sta provocando  problemi di approvvigionamento nell’intero capoluogo, nelle frazioni limitrofe e nella località...

"Informiamo i cittadini del Comune di San Giovanni Valdarno che i nostri tecnici hanno individuato il guasto che da questa mattina sta provocando problemi di approvvigionamento nell’intero capoluogo, nelle frazioni limitrofe e nella località Vacchereccia nel Comune di Cavriglia. Il guasto è sulla tubazione DN 150 posta in Corso Italia, angolo via dei Rosai e l’intervento di scavo e riparazione è già iniziato. Per ridurre al minimo i disagi sono state effettuate le manovre possibili sugli impianti e sono state previste tre autobotti: una già posizionata in Piazza Cavour e due, una Piazza della Repubblica (zona Bani) ed una in Piazza Beato Angelico (zona Oltrarno) che sono in corso di posizionamento.La situazione tornerà a normalizzarsi completamente nel corso del tardo pomeriggio. Publiacqua si scusa con i cittadini per i disagi che questo guasto sta creando loro."

Questo il messaggio apparso sul sito di Publiacqua in merito ai disagi avvenuti a San Giovanni Valdarno, dove ci sono stati problemi di approvvigionamento idrico. Sul fatto ha preso posizione il Movimento Cinque Stelle locale.

"Quando nell’estate dello scorso anno dicevamo che il servizio idrico faceva “acqua” da tutte le parti, non volevamo fare della facile ironia. Ma come al solito a San Giovanni Valdarno il fatalismo è di casa.

Proprio quando Publiacqua informa che avvierà il recupero dei crediti non riscossi, avviene il più grosso “black-out” idrico degli ultimi anni. E guarda caso dalle informazioni che arrivano sembra che sia proprio una “perdita”, problematica tipica di una “rete” che evidenzia una manutenzione non adeguata.

Ci auguriamo che le scuole siano state immediatamente avvertite del disagio, con un pensiero particolare agli anziani che vivono da soli, onde evitare aggravi sul piano igienico sanitario.

Vorremmo ricordare che in Toscana l’A.I.T. certifica una rete con il 37,4% di perdite, il 14% delle famiglie residenti non sono servite da fognatura e il 22% non ha servizio di depurazione. Paghiamo la tariffa più cara d’Italia ad otto gestori, per circa il 40% di proprietà di società private, che ogni anno fanno circa 70 milioni di utili e investono circa 100 milioni in meno del necessario per garantire una rete efficiente, fognatura e depurazione a tutti."

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