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Insanabili divergenze politiche. Fabio Bray lascia il Movimento Nazionale per la Sovranità

"Robert Jordan sentiva il cuore battere contro il terreno coperto d'aghi della pineta",questo è l'inizio e la fine di uno dei più bei romanzi di E. Hemingway premio Nobel nel 1954, La Campana prima o poi suona per tutti. Prende a prestito...

"Robert Jordan sentiva il cuore battere contro il terreno coperto d'aghi della pineta",questo è l'inizio e la fine di uno dei più bei romanzi di E. Hemingway premio Nobel nel 1954, La Campana prima o poi suona per tutti.

Prende a prestito queste parole Fabio Bray, ex OraGhinelli, per annunciare la sua uscita dal Movimento Nazionale per la Sovranità nel quale ricopriva anche un ruolo nel direttivo nazionale, dipartimento Famiglia, Vita, Demografia nazionale. Bray aveva aderito fin dall'inizio del percorso del neonato movimento in territorio aretino. Arrivarono ad Arezzo anche Storace e Alemanno per la presentazione al fianco del coordinatore aretino Cristiano Romani e del consigliere comunale Roberto Bardelli.

La campana "ieri sera è suonata per il sottoscritto - scrive Bray - Causa gli ultimi avvenimenti politici locali successi, sono emerse insanabili e profonde divergenze di natura e sostanza esclusivamente politica, fra il sottoscritto, ormai ex vicecoordinatore, il direttivo ed il coordinatore provinciale. Dopo un socratico, leale, determinato e molto franco confronto, ho formalizzato le mie irrevocabili dimissioni ai vertici aretini e per opportuna conoscenza a quelli nazionali, come Francesco Storace e Gianni Alemanno. Le dimissioni sono state accettate seduta stante dal segretario Romani che ringrazio. Lo dovevo ai miei 79 signori e signore elettrici ed elettori, meritano il massimo rispetto e considerazione e per coerenza e di riflesso a me stesso. Con serenità e senza rancore alcuno, auguro buon lavoro e maggiori successi a tutti." La lettera fa riferimento esplicita a vicende locali. Una delle quali, di dominio pubblico, è la rimozione di Bray dal cda dell'Asp Fossombroni, dove ricopriva il ruolo di vice presidente, al momento della caduta e la sua sostituzione. In quel momento Mns forse avrebbe potuto dire la sua in difesa. Bray conclude la sua nota con i ringraziamenti ai vertici nazionali: "L'occasione mi è gradita altresì per ringraziare cordialmente e con la massima stima il presidente nazionale Francesco Storace e Gianni Alemanno per la fiducia accordata e concretamente manifestata anche attraverso l'importante nomina nazionale nel direttivo del dipartimento vita, famiglia e demografia del Mns diretto da Ciampi. Giornata politica movimentata questa, vista anche l'uscita da OraGhinelli anche di Angelo Rossi, che in consiglio ha aderito quindi al gruppo misto.

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