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Indennità aumentate, Ghinelli: "Scelta del governo che condivido"

Il sindaco: “D'accordo con il mio collega Nardella. Se gli amministratori locali rappresentano il baluardo di democrazia, è giusto che abbiano un adeguato riconoscimento economico"

“Condivido il pensiero del sindaco di Firenze, Dario Nardella: se i sindaci e gli amministratori locali rappresentano ciò che si dice, e cioè essere il baluardo più consistente di democrazia e operatività, non trovo affatto scandaloso che a questa responsabilità corrisponda un adeguato riconoscimento economico”.

Così il sindaco di Arezzo, Alesandro Ghinelli, riguardo gli aumenti delle indennità lorde percepite dal primo cittadino, dal vicesindaco, dagli assessori e dal presidente del consiglio comunale. Il provvedimento, che segue le direttive previste dalla legge di bilancio 2022, è già stato varato e pubblicato nell'albo pretorio dell'amministrazione.

“In questi ultimi decenni - ha aggiunto Ghinelli - mentre gli stipendi dei parlamentari, dei consiglieri regionali, dei parlamentari europei hanno toccato cifre molto consistenti e in alcuni casi anche difficilmente comprensibili, si è assistito, al contrario, ad una mortificazione del ruolo dei sindaci e degli amministratori locali che ha portato ad un allontanamento dall’assunzione di responsabilità pubbliche, limitando la libertà di partecipazione. Credo che il governo Draghi abbia fatto una scelta opportuna e di buon senso che certo è un primo atto verso una rimodulazione di tutte le indennità che hanno a che fare direttamente o indirettamente con la politica. Comprendo che il momento storico possa prestarsi a facili strumentalizzazioni, ma i sindaci in questi anni hanno imparato a non nascondersi dietro facili populismi che fanno male a tutti, compresi coloro che li fomentano”.

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