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Elezioni comunali 2019

Ruscelli: "Cortona brucia, per il Pd congresso entro fine luglio poi un candidato per Arezzo 2020"

Arriva anche il commento di Matteo Bracciali, l'altro reggente del Pd: "La nostra reggenza è finita"

Con il centro destra compatto su Alessandro Ghinelli candidato sindaco per il secondo mandato e altre voci di corridoio, non c'è tempo per stare a riflettere. A poche ore dalla chiusura delle urne per i ballottaggi di Cortona e San Giovanni Valdarno, i lavori in vista delle amministrative al comune di Arezzo nella primavera 2020, hanno avuto un'accelerazione. Il fermento è forte.

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E il centro sinistra? E il Pd? Prima di tutto serve un attimo di tempo per metabolizzare la sconfitta di Cortona, poi sarà il turno di amministrative e regionali. 

"Il ballottaggio ci lascia un sapore dolce amaro, da un lato c'è la conferma di San Giovanni Valdarno con il risultato importante di Valentina Vadi che è così la prima sindaca del comune, dall'altro c'è la sconfitta sul filo di lana a Cortona, dove la situazione tra Bernardini e Meoni si è ribaltata all'arrivo dello spoglio degli ultimi seggi."

Ed è proprio la sconfitta di Cortona a catalizzare le attenzioni e il pensiero politico di queste ore di post ballottaggio. Francesco Ruscelli è uno dei reggenti del Pd, insieme a Matteo Bracciali hanno guidato il provinciale in questi mesi, in attesa del congresso.

Quella di Cortona è una sconfitta dolorosa

"Brucia sì, ma non credo che possano essere fatte recrminazioni di nessun tipo, al primo turno abbiamo osservato come la compagine in generale e il Pd in paerticolare abbiamo portato un valore aggiunto, anche rispetto ai dati delle Europee a Cortona, al ballottaggio sappiamo sempre di correre una gara a sè, noi abbiamo portato alle urne più o meno gli stessi elettori, mentre Meoni è avanzato di quasi 700 voti, denotandosi quindi una convergenze delle altre realtà e del loro elettorato sul candidato del centro destra."

Cosa lo ha portato?

"Ha prevalso una volontà di cambiamento, speriamo non sia al buio."

E adesso?

"Affronteremo i flussi elettorali, i dati delle sezioni e ci organizzeremo per essere fin da subito opposizione vera."

Come analizza questo 2019 dal punto di vista delle amministrative per il centro sinistra?

"Non è stato certo un periodo negatvo, anzi è una ripartenza, abbiamo avuto nei comuni molte conferem, segno che le persone portano un valore aggiunto, non dimentichiamo ad esempio il ruolo fondamentale giocato dal Pd nella vittoria a Subbiano, insomma se Cortona e Piombino rappresentano le sconfitte più simboliche, ci sono tutte le carte in regola per rilanciarsi."

A partire dalle prossime grandi sfide elettorali, la Regione Toscana e il Comune di Arezzo?

"Intanto c'è da dire che il nostro percorso da reggente è da considerarsi concluso visto che lo avevamo assunto per superare questo momento elettorale e arrivare al congresso provinciale.  Serve una riorganizzazione del partito e il suo consolidamento come alternativa per il paese Italia. il bipolarismo centro destra/Movimento Cinque Stelle è già tramontato. L'alternativa è il centro sinistra, con un perimetro ampio, anche per le amministrative, dove il Pd abbia il ruolo di baricentro del centro sinistra e sia in condivisione con il mondo del civismo, del sindacato, delle associazioni, per avere alla fine del percorso un candiato unitario."

Entro quando tutto questo?

"Non vedo tempi lunghi, nell'arco di una settimana decideremo il percorso per il congresso provinciale, la fase reggente deve finire, siamo l'unica provincia che non ha un segretario in carica, quindi direi che considerando un mese di lavori necessario, entro fine luglio il percorso congressuale sarà terminato."

E Francesco Ruscelli è disponibile a candidarsi a segretario del Pd?

"Effettivamente non ci ho ancora pensato, non ne ho davvero avuto il tempo, perché con spirito di servizio ho lavorato per le amministrative, adesso avanti perché, con la perdita di Cortona, la riconquista di Arezzo diventa ancora più importante."

Anche Bracciali analizza il momento politico:

San Giovanni Valdarno

Valentina Vadi vince il ballottaggio a SGV ed è un risultato importante ottenuto da un gruppo di persone competenti e preparate all’amministrazione di una città così importante e governata in questi anni con abnegazione da Maurizio Viligiardi. Il giudizio su un Sindaco ed, in questo caso su Maurizio, lo dara’ la storia ma già ci si può fare un’idea leggendo l’intervista che ha rilasciato a La Repubblica. Chapeau per lui e Valentina.

Cortona

Andrea Bernardini purtroppo non ce l’ha fatta. Cortona e’ sempre stato un punto di riferimento culturale per la nostra provincia: Francesca Basanieri ha proseguito in un percorso che veniva da lontano ed ha rappresentato, con Roberta Casini, Margherita Scarpellini, Ginetta Menchetti e da oggi Maria De Palma una Valdichiana al femminile che coniuga capacità amministrativa e sensibilità politica. 
E’ davvero difficile oggi spiegare quello che è successo, ma non si può che ringraziare Andrea per la disponibilità e l’impegno che ha dimostrato in questa campagna elettorale e nei 5 anni di amministrazione. 

La reggenza nel Pd

Finisce qui anche il compito che ho condiviso con Francesco Ruscelli alla reggenza del Partito Democratico di Arezzo. Queste elezioni amministrative ci hanno raccontato una comunità profondamente cambiata nelle esigenze, nelle paure e nelle speranze. Siamo ancora in grado di intercettare queste dinamiche e lo dimostra il risultato dei nostri candidati nel confronto con il dato nazionale raccolto nello stesso giorno. C’è ancora tanta stoffa in giro e i prossimi mesi saranno fondamentali ma non esiste una ricetta magica per far funzionare le cose.

I lavori

Primo punto e’ comprendere cosa è necessario allo sviluppo economico e sociale di questo territorio ed e’ un lavoro culturale che solo un partito può fare insieme a chi ha cognizione profonda dello stato delle cose. Un lavoro culturale e politico. Il secondo e’ come rappresentare in modo serio, competente ed incisivo le nostre proposte. Un lavoro organizzativo.  Possiamo farlo solo discutendo con serenità, senza acrimonia e polemiche pubbliche con lo stile di chi ha il piacere di rappresentare un’alternativa ad un modello che di fronte ai problemi agita solo paure senza soluzioni e liberi dai condizionamenti di un passato politico importante ma che oggi dobbiamo rimettere in discussione. 

Naturalmente senza perdere di vista il motivo per cui ci impegnano gratuitamente per la nostra comunità: riuscire a coniugare la giustizia sociale e la libertà, nel nostro piccolo, per un società più giusta. In bocca al lupo a tutti gli eletti e un grazie a chi non ce l’ha fatta. Con umiltà e lavoro quotidiano continuiamo il cammino.

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